E-Mail

11 marzo 2008

Il grande tradimento

Alla chiusura delle liste per le elezioni politiche di aprile, tutti coloro che credevano in un progetto serio di ricostruzione di un centro alternativo alla sinistra veltroniana da sempre criticata in tutti le sue componenti locali che tanto male hanno fatto alla nostra terra, si sono sentiti traditi in massa.
Traditi perchè, all'ultimo istante, il posto di capolista, dietro ai classici Casini e Pezzotta (che vorrei sapere cosa c'entrino con la nostra regione) è stato assegnato dall'alto, senza rispettare il volere della base, ad un ex margheritino sostenitore di Burlando, nonchè vicepresidente del Consiglio Regionale Rosario Monteleone.

Un uomo di sinistra schierato con la sinistra e sostenitore di un governatore di sinistra in un partito che proprio a quella sinistra si dichiara orgogliosamente alternativo è una forte contraddizione, l'ennesima a partire dallo strappo con Berlusconi avvenuto nell'ottobre 2006.
La base politica e gli elettori non sono mai riusciti a comprendere le ragioni dello strappo, ma pur non capendo sono stati fedeli a Casini, si sono fidati di lui. Molti si sono fidati e l'hanno sostenuto in occasione della sua decisione di correre al centro, ben sapendo che tale decisione poteva costargli la famigerata Carega.

E PIERFERDINANDO CASINI HA TRADITO QUESTA FIDUCIA, SCAVALCANDO FIGURE STORICHE CHE HANNO DATO ANNI DELLA LORO VITA PER IL PARTITO CON UN SUPPORTER DI BURLANDO.

Sia dal punto di vista politico che da quello personale ritengo inaccettabile questa decisione che ha di fatto scavalcato l'autorità del segretario regionale regolarmente eletto e del parlamentare uscente, Vittorio Adolfo, sempre in prima linea nelle battaglie per i valori del partito. Decisione resa ancor più inaccettabile dal pericoloso avvicinamento alle politiche di sinistra così ampliamente criticate da tutti noi.

Il mio percorso politico nasce sostenendo la figura di Sando Biasotti, approdando in seguito con una lista comune, schierato come indipendente, nell'UDC. In quota UDC - Biasotti all'interno della Casa delle Libertà sono stato eletto in circoscrizione, restando comunque vicino al gruppo politico che ha sostenuto la mia candidatura pur volendo sempre evidenziare il mio spirito indipendentista caratterizzato dalle continue battaglie contro le sciagurate azioni delle giunte Burlando, Bertolotto e Berruti.

Oltre a me, anche il mio elettorato, seppur modesto, è spiccatamente di centrodestra e non appoggerebbe mai una soluzione volta al confluimento o all'appoggio del PD.

Per queste, e per molte altre ragioni, mi considero svincolato da ogni legame con questo partito che ha scambiato ideali e lavoro svolto per una candidatura imposta senza se e senza ma.
Ciò che mi auspico è il continuamento della collaborazione con la direzione savonese del partito, composta di persone valide e pronti a sacrificarsi per una causa.

Ma spero non ad essere sacrificati impunemente dalle scelte romane.