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09 luglio 2008

Un no al made in China


Durante l'ultimo G8 i paesi cossiddetti in Via di Sviluppo Cina ed India hanno rifiutato il debolissimo accordo sul clima che prevedeva di ridurre del 50% le emissioni nei prossimi 50 anni.
Un no in nome dello sviluppo economico, senza la minima attenzione nè cura ai mutamenti climatici che stanno portando al collasso il nostro pianeta.
Dobbiamo reagire nel solo modo possibile: boicottando i prodotti cinesi.
Non compro più made in PRC da tempo, anche se spesso ci si trova con pochissime altre alternative.

Ricordiamoci che dietro pochi euro in meno spesi per un prodotto fatto in CIna si nascondono sfruttmenti della manodopera (anche e soprattutto minorile), menefreghismo nei confronti dell'ambiente, arroganza nei confronti di popolazioni indifese e atrocità commesse sugli animali.


Opponiamoci all'arroganza distruttiva del drago rosso!