E-Mail

17 marzo 2008

Via Piave e Via Cavour

www.alessandroventurelli.it

Spett. Presidente della Seconda Circoscrizione, Comune di Savona, Fabio Musso,
Presidente della Prima Commissione

E, P.C., Spett. Sindaco di Savona, Dott. Federico Berruti
Spett. Assessore Urbanistica Livio di Tullio

Oggetto: Intervento viabilità nel Consiglio della Seconda Circoscrizione del 17/02/2008 Terzo punto

A partire dalla fine Agosto 2007, abbiamo assistito alla sperimentazione della nuova viabilità di Villapiana, Viabilità che coinvolge più precisamente Via Cavour, Via San Lorenzo, Via Verdi, Piazza Saffi e le Vie limitrofe.
Indirettamente sono state coinvolte nella sperimentazione anche Via Torino e Via Piave, che subiscono comunque passivamente gli effetti dell’eliminazione di un flusso entrante nella città.

Analizziamo i fatti con un certo ordine temporale, a partire dagli obiettivi prefissati.
Nell’autunno 2006, insidiata da poco la nuova amministrazione, si iniziò a parare del senso unico di Via Cavour – Via San Lorenzo al fine di guadagnare una settantina di posti auto e di incrementare la sicurezza delle vie.

Approvando l’idea in linea di massima, la Circoscrizione ipotizzò subito (cito i documenti redatti dalla commissione territorio), il potenziale intasamento di Via Torino – Via Piave. Per correre ai ripari era stata posta una serie di paletti, che prevedeva tra le altre cose il sacrificio di alcuni parcheggi al fondo di Via Piave al fine di rendere fluido il traffico sulle due corsie e lo spostamento di qualche metro a monte delle strisce pedonali.
L’assessore, a suo tempo, considerò il documento troppo restrittivo, tant’è che i suggerimenti proposti non vennero accolti nè tantomeno tenuti in considerazione.

Per un po’ di tempo nessuno più parlò della nuova viabilità, sino a che ci venne appunto imposta la sua sperimentazione anche attraverso una nuova rotonda in Piazza Saffi, che giudico completamente priva di senso, della quale mai e poi mai si era in precedenza venuti a conoscenza.
Analizzando i primi risultati della sperimentazione, si può affermare che la sicurezza di Via Cavour – Via San Lorenzo e Via Verdi sia aumentata, anche se riterrei importante abbassare il limite di velocità a 30 Km/h (ho provato, una sera, a percorrerla al limite attualmente consentito di 50 Km/h e posso garantire che non vi sono spazi di arresto sufficienti in prossimità delle strisce pedonali) e anche se i mezzi di soccorso potrebbero sempre trovare ostacoli nel caso di transito di mezzi di dimensioni superiori a quelli delle vetture, tipicamente furgoni e camion dell'ATA impegnati nel loro servizio di raccolta RSU.

Contrariamente il livello di sicurezza si è decisamente abbassato in Via Don Bosco, dove sono avvenuti diversi incidenti, dove l’incrocio dei flussi è troppo pericoloso (tipicamente, chi provenendo sa Via Piave deve svoltare in Via IV Novembre in direzione mare si imbatte nei veicoli provenienti da Via Robatto diretti verso Corso Ricci) e dove le automobili parcheggiate in seconda fila per gran parte della giornata obbligano le vetture ad un pericoloso zig zagare. A tal proposito allego la mail pervenutami da un abitante di Via Don Bosco, che espone come la situazione della sua Via sia decisamente peggiorata.

L’altra nota dolente, più volte evidenziata dai residenti, dagli automobilisti e da noi stessi, è quella di Via Torino e Via Piave. Il traffico è decisamente aumentato, in conseguenza all’eliminazione del flusso proveniente da Via Cavour, che si può dire rappresentasse un 20 – 30% delle vetture dirette da Villapiana alla Piazza. Conseguentemente a ciò ovviamente anche il livello dell’inquinamento, peraltro mai calcolato con precisione in Via San Lorenzo, è decisamente incrementato.

Per porre rimedio a tutto ciò, l’Assessore ha proposto di tornare all’origine per quello che riguarda il senso unico, ripristinando il doppio senso in Via Cavour – Via San Lorenzo (ad esclusione di Via Verdi), mantenendo l’attuale configurazione di Piazza Saffi.

Ciò facendo non solo i due iniziali obiettivi, di sicurezza stradale e di incremento dei parcheggi verrebbero annullati, ma addirittura peggiorati grazie alla situazione di Via Robatto e Via Don Bosco, oltre Via IV Novembre resa a doppio senso poco prima della sperimentazione.
Inoltre si sposterebbe solo il problema dell'inquinamento su di un'altra via, della quale chiediamo l'immediato monitoraggio delle polveri sottili e del benzene.

Fermo restando che le soluzioni ottimali ma, a questo punto oniriche (fatto purtroppo normale per una città come Savona nella quale regna l’immobilismo per le opere di pubblica utilità) sarebbero quelle di un ponte che si credeva già deliberato e da costruire con gli oneri di urbanizzazione del Gabbiano, di parcheggi sotterranei e dell’innalzamento di un piano del parcheggio di Piazza Saffi, bisogna comunque cercare un rimedio temporaneo per una situazione alquanto delicata.
La proposta portata dall’Assessore stesso in Consiglio ed in seguito pubblicata sui Giornali di una bretella attraverso il parcheggio di Via Piave potrebbe rappresentare un discreto palliativo per la soluzione, ovviamente meglio se associato ad una corretta canalizzazione del traffico in via Piave.

Queste soluzioni sanno comunque di provvisorietà, visto che le soluzioni definitive sono state elencate prima.
Non si può continuare a vivere di provvisorietà e di sperimentazioni sulle spalle dei cittadini, le opere pubbliche sul territorio vanno realizzate e al più presto, visto che le disponibilità economiche, a leggere dai giornali di opere quali quelle di Via Nizza ridotta a due corsie con la spesa di 7 milioni di Euro, ci sono. E i problemi idrogeologici sono altresì facilmente realizzabili, almeno dopo aver visto come i piani di bacino si possano cambiare a fronte del rifacimento degli argini del Letimbro, così come accaduto per le nuove residenze del mulino costruite alla foce.

Alessandro Venturelli