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11 luglio 2008

Salviamo la collina!!!


La giunta si appresta a concedere all’ARTE, con l’ennesima variante al PUC adottato, la costruzione di nuovi alloggi sulla collina Mongrifone, in zona Papessa.

Edilizia popolare (ovviamente ancora da verificare in che termini) per compensare i nuovi volumi abitativi messi in cantiere.

Quella che vuole apparire come un’operazione destinata a favorire le fasce deboli è in realtà una vera e propria ghettizzazione con gravi ricadute sull’ambiente.
Un’altra parte di verde deve cedere il posto a nuovi palazzoni probabilmente costruiti senza alcun criterio logistico, ecologico ed architettonico, come è oramai triste prassi per la nostra città, mentre le nuove costruzioni rimangono invendute ed il numero di appartamenti sfitti acquistati per pura speculazione aumenta di giorno in giorno.

Andando ad esaminare gli elaborati del PUC, si evince che, tra i progetti appena realizzati e quelli approvati, la città vedrà in breve tempo comparire circa 4.000 nuove unità abitative.
Un numero di appartamenti, quelli racchiusi nei vari insediamenti di Legino, Via Cimarosa, San Michele, Orti Folconi, Darsena, Via Scotti ecc. sufficienti da soli a raccogliere il 20% dell’attuale popolazione savonese, ai quali vanno aggiunti i progetti in via di approvazione di Margonara e Piazza del Popolo e, per l’appunto, di Mongrifone.

Anche alla luce della scarsa presenza abitativa nei nuovi edifici costruiti (basti osservare l’esiguo numero di finestre illuminate nella Torre Orsero), non sarebbe stato più logico destinare, come onere di urbanizzazione, una quota di queste cubature all’edilizia sociale, senza dover per forza sacrificare orti, boschi e verde in generale?

A queste amare considerazioni aggiungo una riflessione su ARTE.
L’ente vuole costruire nuove abitazioni sociali. Forse dimenticandosi che prima dovrebbe dare il via ai lavori di trasformazione in residenziale dell’ex centrale elettrica di Lavagnola, dalla quale si ricaverebbero 132 appartamenti e che dovrebbe finalmente completare le 44 unità abitative previste per edilizia convenzionata in Corso Ricci che, sommate anche agli interventi in Via Pia ed alla quota sociale destinata all’interno dei nuovi palazzi che verranno costruiti in zona Orti Folconi darebbero, con un totale di oltre 200 abitazioni, un giusto respiro all’edilizia sociale senza dover per forza realizzare un’altra orribile colata di cemento sulle colline della nostra città.

Alessandro Venturelli