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09 giugno 2008

Giardini Azzurri d’Italia, l’ultima trincea del verde

Il costante degrado dei Giardini Azzurri d’Italia, meglio conosciuti come “i giardini di Via Trincee” pare essere arrivato al suo culmine in questi giorni.
Decido, per rispetto di quest’area che, dai primi anni 80 ha dato un sollievo al quartiere di Villapiana e, più in generale, alla città, di documentare ancora una volta le pietose condizioni, in via di peggioramento giorno dopo giorno, con la speranza che si possa arrivare ad un’inversione di rotta.
Partendo dall’entrata lato ragioneria (entrata da un paio d’anni condivisa con le autovetture), mi dirigo verso Via Piave. Alla mia sinistra la pista di pattinaggio, che inizia pesantemente a risentire degli effetti del tempo e, soprattutto, dei vandali che senza ragione alcuna, si divertono a devastare il patrimonio pubblico.

Le piastrelle di copertura delle tribune sono state in parte distrutte, così come le mattonelle rosse messe a caratterizzare la copertura dei muretti di tutto il parco. Alcune di queste mattonelle, staccate di recente da qualche facinoroso, giacciono in mezzo alla pista, pronte ad essere utilizzate come rampa per skateboard o quant’altro.

Della fontanella con la rassicurante immagine di un gatto sorridente situata vicino all’ingresso della pista, rimane solo uno scheletro, reso nuovamente funzionale un paio di anni fa grazie all’intervento del Presidente della Circoscrizione.

Mi giro verso la palestra. Per un attimo mi trovo con la mente in uno di quei Per un attimo mi trovo con la mente in uno di quei film americani stile anni 80, con quartieri in completo degrado a fare da sottofondo a scene di violenza e rifiuto.
Il palazzetto presente nei miei ricordi d’infanzia dista anni luce da ciò che si presenta alla vista dei visitatori dei giardini. Un contenitore di cemento occupato da graffiti prende il posto di una bella palestra efficiente che voleva continuare, con il disegno continuo di un vagone, a mantenere la memoria sui tanti treni passati per quella che, prima di essere destinata a pubblica fruizione, era la frequentatissima tratta ferroviaria per Genova e Torino.

Proseguo sino all’uscita di Via Piave, ovvero al nuovo parcheggio recentemente realizzato dall’Amministrazione.
La separazione tra zone di stallo e area pedonale è decisamente poco marcata, specialmente se considerate le iniziali proposte di chiudere con una prosecuzione della tribuna sul campo da calcio giardini e parcheggio.