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20 luglio 2008

Differenziata: la difficoltà delle periferie



La raccolta differenziata si muove ancora troppo lentamente a Savona. Ne è prova lampante il disavanzo accumulato da ATA in questi ultimi anni di gestione che sicuramente avrebbe potuto essere ridimensionato riducendo, per l’appunto grazie alla differenziata, la quantità di rifiuti da gettare nella discarica.

Se da un lato plaudo all’iniziativa di dotare gli stabilimenti balneari di Savona di bidoni per la raccolta di vetro, plastica e carta, dall’altra non posso fare a meno di constatare come tali luoghi di raccolta siano assenti da intere vie savonesi.Per fare un esempio, Via Privata e Via Nostra Signora degli Angeli, che contano in totale 650 residenti sono per tutta la loro lunghezza prive di bidoni per la raccolta differenziata. Mettendosi nei panni di una persona anziana residente a qualche centinaia di metri di salita dai suddetti bidoni, si capisce come possa risultare difficile, anche partendo con i migliori propositi, adoperarsi nella separazione dei rifiuti.

Un discorso del tutto analogo lo si può affrontare per quanto riguarda l’intera Via Firenze (quasi 500 abitanti distribuiti su circa 500 Metri di Salita) e Via Mongrifone, che conta oltre 200 abitanti arrampicati sull’omonimo colle che possono trovare gli appositi contenitori solo lungo Via Vittime di Brescia.

Se le strade sono troppo piccole per consentire il passaggio dei mezzi per la raccolta, non si potrebbero fornire le vie di cassonetti più piccoli, eventualmente del tipo di quelli distribuiti ai bagni marini, per consentire a tutti la possibilità di effettuare una corretta raccolta differenziata?

Sia l’ambiente che le tasche dei cittadini ne risulterebbero certamente vincitori..