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08 aprile 2009

Sciacalli a pochi passi da noi

Ieri ed oggi ho avuto il piacere di vedere come dei giovani ragazzi, tra Corso Italia e VIa Paleocapa raccoglievano generi di prima necessità per le persone sfollate dalle loro case a causa del tragico terremoto che ha colpito l'Abruzzo.

Non certo con lo stesso piacere ho assistito ad una scena veramente meschina.

Due ragazzi extracomunitari si sono avvicinati al banchetto chiedendo dei soldi. Con molta cortesia e fermezza, i volontari hanno risposto che loro non raccoglievano soldi e che il materiale raccolto, come indicato, era da destinarsi alle vittime del terremoto. Non appagati dalla risposta, i due insestevano chiedendo che gli venisse dato qualcosa che c'era in quelle scatole, con fare intimidatorio.
Fortunatamente la fermezza (e forse anche il numero) dei volontari, unito al fatto di trovarsi in pieno centro, dopo un pò li ha fatti desistere.

Quella scena mi ha fatto schifo.
In primis perchè, dall'aspetto, i due extracomunitari non sembravano persone bisognose ma classici bulletti del quartiere.
In secundis per le insistenze quasi intimidatorie e moleste che meriterebbero una denuncia.

Il fenomeno dell'accattonaggio sta prendendo sempre più piede a Savona, con persone, soprattutto giovani che, persa ogni minima dignità ed ogni residua voglia di lavorare, continuano a molestare i passanti.
Non parlo dei clochard che se ne stanno sotto i portici dopo chissà quali vicissitudini morali e fisiche della loro vita, senza importunare nessuno.
Parlo di ragazzi giovani e nel pieno possesso dei loro mezzi fisici, che avrebbero senz'altro possibilità di sudarsi i soldo, che ti fermano per strada, si interpongono tra conversatori ed insistono.
E, in quei momenti, di vigili, neanche l'ombra..