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19 agosto 2007

Via Falletti: tra rifiuti e insetti il sogno di una pista ciclabile

In questi giorni ho più volte verificato lo stato di Via Falletti, nella parte compresa tra il ponte di Via San Lorenzo e l’ex galleria FS.

La porzione di strada si contraddistingue per lo sgradevole odore e per la presenza di rifiuti sull’asfalto e sulle aree verdi laterali, peraltro scarsamente curate ed infestate da insetti.

Sullo sfondo, l’ex galleria ferroviaria chiusa da un muro di mattoni imbrattato di scritte. Ritengo che innanzitutto, per renderla decorosa, occorra bonificare la zona, approfondendo ulteriormente la pulizia della strada ed attuando un’approfondita manutenzione delle aree verdi.


Credo inoltre che, per rendere più fruibile e, conseguentemente, più viva e sicura e meno degradata l’area, valga la pena studiare, lavorare ed investire nella riapertura della galleria ferroviaria che da Via Falletti prosegue sino alla zona delle funivie, per renderla accessibile a pedoni e ciclisti, come è stato fatto, ad esempio, tra Albisola e Celle, attraverso una ristrutturazione interna ed un adeguato impianto di illuminazione.

La galleria in questione è lunga circa 400 metri e, in base alle normative vigenti, è troppo stretta per ospitare mezzi di trasporto motorizzati. Sarebbe invece idonea per collegare all’interno la passeggiata Vado – Arenzano annunciata dalla Regione nel Giugno scorso. Da un calcolo approssimativo, 400 metri sono percorribili in circa sette – otto minuti a piedi ed in poco più di un minuto in bicicletta.
Ritengo che aprendo questo collegamento, magari cercando di attingere ai fondi dal progetto regionale, si avvicini maggiormente il quartiere alla zona dell’ospedale e del porto, specie in vista delle nuove realizzazioni, si incentivi il non utilizzo delle automobili e si migliorino le condizioni nelle quali attualmente versa.

In attesa di capire le decisioni prese dalle varie amministrazioni in merito all’aurelia bis e ad altri progetti quali la realizzazione di un nuovo casello stradale tra Savona ed Albissola (Albamare), credo che questa piccola opera vada realizzata nel più breve tempo possibile, per dare una prima compensazione ad un quartiere sempre più privato di spazi pubblici.


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Alessandro Venturelli