E-Mail

08 novembre 2006

Pagliacci al Parlamento: La sala intitolata a Giuliani

L'italia è un paese un pò strano..
Un paese nel quale si tende ad evitare di ricordare una media di 4 morti al giorno sul lavoro
Un paese che ha fatto scomparire la memoria delle rappresaglie della guerra civile e di tanti civili uccisi dopo il 25 Aprile 1945
Un paese che non ricorda come si dovrebbe le tante vittime degli anni di piombo, pagine che non vengono insegnate a scuola ma lasciate alla curiosità di chi vuole informarsi.
Un paese dove chi è stato aggredito passa per colpevole ed il colpevole per eroe, dove chi indossa la divisa è il servo dello stato e chi lo colpisce viene plaudito dalla folla e, dico io, dagli stolti che si mettono allo stesso livello di quegli abitanti dei quartieri di Napoli che impediscono gli arresti dei boss camorristici.
Un paese dove i padri di famiglia che sudano un salario che permetta un futuro dignitoso ai figli e le madri che con tanto amore, cura ed attenzioni li educano sono considerati borghesi, servi e reazionari mentre a chi i figli non riesce a instradarli verso un credo che non sia la violenza, la droga ed il nulla vengono spalancate le sale che a parer mio dovrebbero essere riservate ai mogliori degli uomini e delle donne.
Se una madre non riesce a farsi ascoltare da un figlio, come si può pensare riesca a rappresentare il popolo italiano? Perchè, tra tante madri casalinghe che magari si mettono a fare i lavori domestici per contribuire a pagare l'università ai figli, Heidi Giuliani è stata scelta come rappresentante del popolo italiano al senato?
Perchè una sala è stata intitolata ad uno che assassino non è stato solo per la prontezza di riflessi della vittima, uno che contro quelle istituzioni nelle quali è ricordato lanciava estintori e che non credo avrebbe voluto essere ricordato in quel luogo, invece che ad un carabiniere caduto nello svolgimento delle sue funzioni?
Riuscirà a spiegarmelo, l'onorevole Russo Sprena, al quale mi premurerò di mandare questa mail?
Pubblico per queste ragioni la mail ricevuta con la speranza che si riesca a diffonderla a più gente possibile.
Vostro Alessandro
http://www.alessandroventurelli.blogspot.com/
>Nei giorni scorsi in senato è stata intitolata una sala a Carlo Giuliani.
Russo Spena del Gruppo di Rifondazione Comunista, Gruppo promotore dell'iniziativa, ha dichiarato: questo gesto rinvia anche agli avvenimenti del luglio 2001 a Genova, a quella contestazione del G8 che io considero il vero spartiacque storico per la nascita dei movimenti. È così che vogliamo ricordare Carlo Giuliani: non solo come un ragazzo che non c´è più, ma come testimone della voglia di cambiamento e della spinta a incrinare un intero sistema di potere che animano le nuove generazioni. Per questo abbiamo deciso di intitolare a Carlo Giuliani la sede dell´ufficio di presidenza del nostro gruppo al Senato.
Tutti coloro che non condividono una virgola di questa scelta, nè delle parole di Russo Spena facciano girare questo messaggio!
Pensiamo che le targhe dovrebbero ricordare gli eroi e che i giovani> "testimoni della voglia di cambiamento delle nuove generazioni" siano ben altre persone:
- Quelli che fanno volontariato.
- I missionari cattolici che lottano tutti i giorni nel Terzo Mondo, contro ogni ingiustizia.
- I genitori che vogliono strappare i bimbi dai regimi oppressivi e dagli orfanatrofi dove subiscono violenze.
- Chi cerca di regalare al proprio prossimo una vita migliore
- Più minimalisticamente, anche tutti coloro che ogni giorno, in silenzio, rispettano le leggi, lavorano seriamente, lottano per un micromondo o anche più semplicemente una famiglia migliore.
- Coloro che magari non la predicano, ma praticano la nonviolenza nella vita di tutti i giorni e non assumono atteggiamenti da guerriglia per esprimere le loro idee.
- Coloro che, in una parola, non vanno in giro con estintori agitati minacciosamente contro i defender dei carabinieri.
Da cattolici, preghiamo per Carlo Giuliani, come per tutti i morti. E da laici, abbiamo per lui una grande pietas umana, dovuta a un ragazzo che ha perso la vita giovanissimo. Ma i nostri "testimoni" - se permettete - sono ben altre persone.
Forse si ha una concezione dell´eroismo un pò antiquata, quando si pensa che questa debba essere legata al compiere azioni straordinarie a fin di bene, al sacrificio della propria vita per la salvezza di un´altra, al compiere un gesto per l´onore della patria, e non qualificare come eroico il tentato omicidio di un carabiniere. Il povero ragazzo morto è, suo malgrado, al centro di una vergognosa opera di strumentalizzazione che ha avuto il suo apice, sempre ieri, con la nomina a Senatrice di sua madre Heidi, la quale, forse, avrebbe fatto meglio a riflettere sulle sue responsabilità di madre ed educatrice piuttosto che andare ad occupare uno scranno al Senato dal quale, probabilmente, cercherà di scaricare tutte le colpe sulla società.