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29 gennaio 2009

Le palle di ARTE


Probabilmente il mio è un semplice pregiudizio, però non posso fare a meno di digrignare i denti ogni qual volta sento parlare dello scellerata Agenzia territoriale per l'edilizia, meglio nota a tutti come ARTE.
Dopo i ritardi di DUE ANNI nella consegna dei lavori per l'ammodernamento delle case popolari di Via Aglietto, il famigerato ente ha fatto l'unica cosa che è in grado di fare: proclami, proclami e ancora proclami. A distanza di oltre due mesi dal forte articolo di denuncia apparso sul secolo XIX per le pietose condizioni degli alloggi di Via Bruzzone, seguito a ruota da un mio editoriale sull'Eco, si sono decisi a mandare un ispettore e a proclamare che risolveranno parte dei problemi.
Contestualmente, non paghi dell'ennesima brutta figura, hanno annunciato il via ai lavori dei cantieri di Corso Ricci, dove la giungla urbana ha preso il sopravvento nonostante l'autorizzazione vecchia di 5 anni e all'ex centrale ENEL di Lavagnola, dove il via libera lo si ha dal lontano 1999, da ben dieci anni. In mezzo il suo rappresentante ha diramato ai quattro venti l'intenzione di ricoprire di cemento l'ultimo polmone di Savona per costruirvi un ghetto.
MA VERGOGNATEVI, PAGLIACCI! Centinaia di famiglie aspettano da anni e voi, nonostante fondi ed autorizzazione pensate solo a farvi belli con la stampa.. se aveste un minimo di orgoglio e di amor proprio, ve ne tornereste di corsa a casa!!!