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27 giugno 2007

Chi ci da la luce?

Finalmente, dopo 3 notti al buio, l'illuminazione è tornata in Via Nostra Signora degli Angeli e Via Privata Angeli.. Un grazie ai vigili Urbani, no comment sul comportamento di Enel Sole..

Luce in Via Nostra Signora degli Angeli


Per la terza sera consecutiva, Via Nostra Signore degli Angeli e Via Privata degli Angeli sono rimaste prive di illuminazione pubblica.
Nonostante le continue sollecitazioni ad Enel Sole ed al Comune di Savona, non sono ancora stati presi gli opportuni provvedimenti per ristabilire la condizione di luminosità adeguata.

Dobbiamo infatti tenere presente che, oltre ai problemi di insicurezza per pedoni ed automobilisti, vanno aggiunti problemi legati al fatto che l’assenza di luminosità in una zona residenziale crei un terreno fertile per i malintenzionati che volessero, come purtroppo consuetudine d’estate, saccheggiare gli appartamenti.

Mi auguro che la situazione venga al più presto risolta.

25 giugno 2007

Scuole di Via Verdi

Pubblico di seguito la bozza del documeto redatto dalla commissione cultura della seconda Circoscrizione, della quale faccio parte. Cos'altro aggiungere.. Semplicemente che se invece di costruire le tante solite opere inutili e sprecare i soldi dei contribuentisi fosse costruito un nuovo edificio alla Rusca, come del resto nei progetti, non si sarebbe arrivati a questa situazione di collasso. La sinistra ed il centrosinistra hanno trasformato, sin dal primo dopoguerra, questa città in una borgata di terzo mondo, costruendo senza criterio e, soprattutto, senza servizi per i suoi cittadini. Quello che mi stupisce è la perseveranza dei cari savonesi a votarli.

Una scelta politica a partire dagli anni 80 ad oggi rivelatasi sbagliata ha voluto concentrare nel plesso scolastico di Via Verdi gli istituti Sguerso, Mazzini e Pertini.
Da varie segnalazioni giunte in circoscrizione, la commissione scrivente ha deciso di andare a visionare i locali e coinvolgere l’intero consiglio ad una riflessione sullo stato delle cose.
Durante la visita la situazione è immediatamente apparsa delicata e problematica in tema di sicurezza, agibilità e di adeguatezza degli spazi riservati alle attività curricolare ed agli spazi comuni.
Descriviamo brevemente, a seguire, le principali anomalie riscontrate nei tre istituti, anomalie da risolvere quanto prima.

Scuola Materna Sguerso:
o Le aule hanno una volumetria sottodimensionata per allievo rispetto a quanto prevista dalla normativa e non dispongono di porte conformi ai vigenti regolamenti di sicurezza; in modo particolare nell’aula che ospita la sezione C ci sono problemi di mobilità quando tutti i bambini sono presenti.
o La sala mensa ospita un numero di bambini tale che risulta difficoltoso passare da un tavolino all’altro. In caso di emergenza, i bambini più lontani dall’uscita rimarrebbero intrappolati. Anche nell’utilizzo quotidiano ci sono problemi per comuni spostamenti.
o Non esiste una sala per le maestre, che devono ricevere i genitori nel corridoio e espletare compiti organizzativi e di ufficio nella postazione PC sita sempre nel corridoio.

Scuola Elementare Mazzini
o Si rilevano i problemi come sopra relativi alla mancanza di spazi adeguati. Le classi sono di piccola metratura e gli insegnanti indirizzano le classi nei locali a seconda dell’età cui corrispondono dimensioni fisiche.
o Non esistono, ad eccezion fatta dell’aula computer, aule dedicate alle materie didattiche quali educazione musicale ed educazione artistica ed all’attività i laboratorio di lingua straniera.
o Non vengono assolte le ore curricolari di educazione fisica per tutte le classi in quanto la palestra utilizzata anche dalle medie non regge il monte ore richiesto.
o Non esiste un aula docenti adeguata. La stessa aula è utilizzata anche dalle classi.
o Non esiste un locale idoneo per le esibizioni degli allievi al chiuso.
o I locali mensa risultano inadeguati relativamente al numero degli alunni che ne usufruiscono

Scuola Media Pertini
o Assoluta inadeguatezza del locale mensa. Lo spazio non è areato, non vi sono né finestre né prese d’aria, è stretto e le vie di fuga vengono strozzate quando i tavoli sono disposti per permettere agli allievi di consumare il pasto.
o Le aule sono piccole ed anche i più comuni interventi, quali spostare una lavagna, non vengono effettuati.
o La struttura non dispone di laboratori; per esempio le lezioni di educazione artistica vengono svolte nel corridoio. Non esiste aula di educazione musicale né laboratorio di intercultura.
o I servizi igienici sono inadeguati e danneggiati
o La sala insegnanti non è idonea né per il suo uso né per il ricevimento dei genitori, in quanto troppo piccola.
Inoltre, gli spazi aperti sono comuni a tutti e tre gli istituti con ovvie problematiche di incompatibilità e di sicurezza causate da azioni accidentali e fortuite (pallonate, vetri rotti, ecc.). lo spazio aperto è asfaltato e la piccola oasi verde ricavata è ad utilizzo esclusivo della materna ed appare limitata ed inadatta al numero degli alunni.
Urgono degli interventi che vadano a risolvere parte delle emergenze più immediate riguardanti la prossima apertura scolastica di settembre in tema di:
· Sicurezza: Locali mensa scuola materna
· Vivibilità: Locali Mensa medie
· Spazi comuni: separare il più possibile, anche a fronte di eventuali problemi di sicurezza gli spazi comuni del cortile
In previsione di un incremento della popolazione residente della fascia da età scolastica nella circoscrizione (da 419 a 493 ragazzi di età compresa dai 10 ai 14 anni) nei prossimi 4 anni), diventa difficile attuare ulteriori palliativi.
Riferendoci in particolare al problema mense, da documenti forniti dalla scuola media e dalla scuola elementare, si prevede un incremento per il prossimo anno scolastico di ragazzi che usufruiranno del servizio mensa di 20 alunni per le scuole elementari e di 35 allievi per le scuole medie.
La commissione propone e si rende disponibile ad intavolare un’approfondita e rapida discussione per verificare l’esistenza di altri siti nel quartiere adatti ad ospitare un plesso scolastico e della possibilità, ad oggi auspicabile, come risoluzione definitiva dei problemi, della costruzione di un nuovo edificio scolastico

Circoscrizioni

Savona, 07/06/2007


In seguito alle letture sulle dichiarazioni in merito alla ristrutturazione (vista principalmente come una riduzione oppure un annullamento) delle circoscrizioni, non posso esimermi dal fare alcune considerazioni.

Parlando di abbattimento di costi della politica, immagino non si possa seriamente parlare delle circoscrizioni come enti da sopprimere in un ottica di risparmio.
Per chi non lo sapesse, mediamente un consigliere percepisce 800 euro all’anno, che sicuramente non gli bastano per coprire le proprie spese di telefonia, trasporto, contributi per manifestazioni, reperimento informazioni, rapporto con gli elettori, ecc. Decisamente, un consigliere lavora in circoscrizione non tanto per il gettone di presenza, ma animato dalla voglia di potersi adoperare per il bene dei quartieri e dei cittadini che rappresenta.
Inoltre, come noto, è soltanto investendo che si ottengono dei risultati. Si investe nel mondo del lavoro per ottenere un benefit economico, mentre si investe nel pubblico per un benefit al cittadino. Se vogliamo un prato verde dobbiamo spendere per la sua manutenzione, se vogliamo un servizio di assistenti sociali dobbiamo spendere per i loro stipendi e per i costi di gestione della struttura e se vogliamo organizzare una manifestazione canora aperta al pubblico, dobbiamo investire nel service musicale e nel compenso degli artisti.
Il consiglio di circoscrizione, insieme con le sue commissioni, è un organismo fondamentale per avvicinare il cittadino alla politica, attraverso il contributo ai servizi sociali, la manutenzione dell’ambiente e del territorio, l’interfaccia con il Comune per la consulenza e la proposta di opere urbanistiche, l’organizzazione di eventi, l’analisi e la risoluzione dei problemi che quotidianamente i cittadini pongono.

Sul lato puramente economico, sono dell’opinione che ben altri siano gli sprechi del comune di Savona, a cominciare dalla nuova commissione recentemente creata, per proseguire con i doppi stipendi di alcuni sino ad arrivare agli sprechi clamorosi quali il progetto mai realizzato del Riviera Metrobus, i lavori per il rifacimento degli argini del Letimbro realizzati ad imbuto che peggiorano notevolmente le condizioni di sicurezza e il progetto assurdo della nuova Via Stalingrado che si ridurrebbe a due sole corsie e verrebbe a costare alla collettività tra l’acquisto dei terreni, la messa in opera e la riqualificazione della vecchia strada, oltre 5 milioni di Euro.

Per quanto riguarda invece la riorganizzazione delle Circoscrizioni, non posso che essere d’accordo. Il poco potere ereditato dalla loro nascita è stato pian piano usurpato, in ultimo facendo dipendere la quasi totalità delle loro iniziative dall’assessorato ai quartieri, autodefinitosi “Filtro per le circoscrizioni”.
Il potere decisionale e le risorse sono attualmente ridotte al lumicino; basti pensare che non siamo ancora stati riforniti delle bandiere da esporre sopra l’ingresso..

A prescindere dal numero futuro, i compiti devono essere ampliati e rafforzati, in modo da poter risolvere quei tanti problemi sui quali il consiglio, pur avendone perfetta percezione, non ha la possibilità di intervenire e può solo segnalare ad un comune che li ignora o che finge di ignorarli.

Propongo inoltre che, essendo questione che riguarda l’organizzazione dei consigli stessi, il ViceSindaco Caviglia venga affiancato da una commissione trasversale formata di rappresentanti di tutte le circoscrizioni.