E-Mail

27 maggio 2008

Altre notizie da Genova..

Il giudice per le indagini preliminari, Roberto Fucigna, ha mantenuto la custodia cautelare in carcere per Claudio Fedrazzoni ex consigliere comunale mentre ha scarcerato e posto agli arresti domiciliari il 39enne imprenditore di Vercelli Roberto Alessio; ha revocato inoltre gli arresti domiciliari per Giuseppe Profiti, presidente dimissionario dell'Ospedale Bambin Gesu' di Roma che cosi' torna in liberta'; cosi' come torna in liberta' e con il solo obbligo di dimora a Genova l'ex consigliere Ds Massimo Casagrande. Arresti domiciliari per Roberto Francesca, ex portavoce del sindaco di Genova, Marta Vincenzi: tutti coinvolti in un presunto giro di tangenti per ottenere appalti nelle mense del capoluogo ligure e delle aziende ospedaliere di Savona.(Fonte: AGI)

22 maggio 2008

Lo stato pietoso del verde pubblico

Di seguito un paio di immagini sullo stato pietoso dei giardini del prolungamento a mare, potenzialmente un gioiello da far invidia a tutta l'Europa, e di quelli di Via delle Trincee, area di respiro della città.

Savona si sta sempre di più trasformando in città-vetrina, secondo una logica rutel-veltroniana, un risaltare solo alcune zone apparentemente turistiche a discapito delle altre sempre più cadute nel dimenticatoio.
Meno male che si diceva "Città dei quartieri e delle circoscrizioni"..



20 maggio 2008

I soldi della sinistra

16/05/2008

Sono sei le richieste di arresto presentate dalla Procura genovese per il caso di “mensopoli” in Comune. Gli arrestati sarebbero funzionari e assessori del Comune di Genova ed esponenti politici molto vicini all’attuale sindaco di Genova, Marta Vincenzi. Il primo cittadino ha però smentito che le indagini riguardino atti amministrativi relativi alla sua Giunta. Nelle prossime ore potrebbero essere indagati tutti gli indagati
[Fonte: Zenazone.it]

17/05/2008

Due assessori, uno dei quali ex portavoce del social forum ai tempi del G8, e due ex consiglieri Ds indagati con l’accusa di aver preso tangenti
[Fonte: Il Manifesto]

20/05/2008

Sarebbero stati scoperti durante un finto controllo casuale all'aeroporto Cristoforo Colombo di Genova. Cinquantamila euro contenuti all'interno di una valigetta in possesso di Massimo Casagrande, ex consigliere comunale dei Ds
[Fonte: Primocanale]

21/05/2008

Sono in corso di esecuzione stamane alcuni degli ordini di custodia cautelare emessi dal gip di Genova roberto Fucigna su richiesta del pm Francesco Pinto relativi all'inchiesta sulle presunte mazzette circolate per gli appalti delle mense. I provvedimenti sono stati eseguiti nei confronti degli ex consiglieri comunali dei ds Massimo Casagrande e Claudio Fedrazzoni, del portavoce del sindaco di Genova Stefano Francesca e dell'ex dirigente delle finanze della Regione Giuseppe Profiti, che sarebbe ai domiciliari. Sono scattati gli arresti anche per l'imprenditore Roberto Alessio della Alessio Carni di Vercelli e per il direttore della Asl 2 Alessio Di Donato. Nessun provvedimento sarebbe in corso per i due ex assessori del Comune di Genova massimiliano Morettini e Paolo Striano.
[Fonte: Telecittà]

Come proseguiranno le indagini?

18 maggio 2008

Il torrente panciuto e il molo dimezzato



Dopo le forti precipitazioni di questi giorni, è ancora più evidente di come i lavori parziali per gli ampliamenti del letto del torrente Letimbro siano quantomai inopportuni e pericolosi. Gli allargamenti seguiti dai restringimenti non consentono un flusso immediato delle acque, ed espongono ben più di prima la città al rischio di esondazione del nostro torrente.



Altra nota dolente di questi giorni è il rifacimento del molo in seguito ai lavori per il nuovo complesso residenziale del Mulino alla foce del Letimbro stesso.
Questi lavori hanno portato un innalzamento dell'inquinamento del mare antistante con relativo divieto di balneazione, che probabilmente si protrarrà per diverse settimane.

Mi chiedo come mai non sia stato possibile pianificare i lavori con una tempistica tale da non influenzare l'imminente stagione balneare, in una città che cerca, con sempre maggiori difficoltà, di inseguire lo status di località turistica.

17 maggio 2008

Dietro le quinte..

Subito dietro al palco dove il Santo Padre celebrerà la Messa..

Benvenuto Benedetto!!!



Un caloroso benvenuto all'abbraccio che dopo quasi due secoli un Pontefice verrà a portare a Savona.
La città è in fermento, il popolo savonese in attesa. L'aria che si respira è irreale, un qualcosa di magico sia nell'attendere un momento così emozionante, sia nel vedere Savona un pò più vivibile..

Grazie mille, Papa Benedetto, di averci onorato con la Sua visita e grazie dell'omaggio che andrà a rendere alla Nostra Madonna del Santuario, cos tanto amata da noi Savonesi, è un gesto che per noi passerà sicuramente alla storia.



Alessandro

12 maggio 2008

Umiliazioni genovesi

Da Genova e da quel Burlando così tanto amato dal centrosinistra locale, un'altra umiliazione per la nostra Città.
Dei 250.000 Euro stanziati per la visita del Papa in Liguria, solo 11.000 Saranno destinati a Savona, mentre i restanti verranno impegnati dal capoluogo ligure. Se non è una presa in giro, poco ci manca..

11 maggio 2008

Alberi ripiantati e alberi da ripiantare



Noto con immenso piacere che, a seguito delle mie segnalazioni di Gennaio, si è iniziato a provvedere alla sostituzione degli alberi recisi in Corso Ricci e Via Nostra Signora degli Angeli e, parzialmente, in Corso Italia.
Visto che glia amministratori paiono essere stati sensibilizzati all’argomento, ne approfitto per ricordare le situazioni di Corso Mazzini, Via Paleocapa e Via Don Bosco e per mettere alla luce un nuovo caso.
Sulla Scalinata degli Scolopi, che da Piazza Saffi conduce alla Biblioteca ed al Liceo Della Rovere, quasi la totalità degli alberi presenti nei due filari è stata nel tempo recisa e mai sostituita.
Anche in considerazione del sollievo che nei mesi caldi un po’ d’ombra darebbe ai tanti studenti ed ai lettori che quotidianamente si arrampicano per questi scalini, mi auguro che il Comune inserisca al più presto questa zona nel suo progetto di “Riforestazione”.

06 maggio 2008

Torri Savonesi



Passegiando nel nucleo storico della Nostra città, rimango colpito e meravigliato dalle tante bellezze antiche di secoli e, contemporaneamente, dai rischi che le stesse corrono.
Prendiamo in considerazioni, ad esempio, le torri. Savona era, sino alla barbara invasione genovese, la città delle torri, abbattute dagli occupanti per togliere prestigio alla città.
Ora le poche che sono rimaste a testimonianza del glorioso passato della città, potrebbero sparire dallo skyline sonese, a causa dell'incuria nei confronti dello scorrere del tempo.

Avevo già parlato della Torre Gambarana, appoggiata instabilmente sul palazzo degli Anziani.
Ora prendo di nuovo carta e penna per descrivere la situazione di un'altro edificio con almeno altrettanti secoli di storia sulle spalle.
Una delle due torri medioevali del complesso del Brandale, di storia millenaria presenta gravi rischi per la sua incolumità. Come mai uno dei simboli di Savona rischia di sparire dalle cartoline della città o, quantomeno, di essere decisamente danneggiato?

Ripercorriamo la storia recente del monumento.
Grazie al Sindaco Zanelli, all’inizio degli anni 80, la Torre Guarnero e la Torre Corsi, danneggiate e pericolanti, vengono messe in sicurezza. La loro parte superiore, una fascia di circa un metro e mezzo di mattoni, viene smantellata in attesa di essere ricostruita in modo da non rappresentare più un pericolo.
Per la prima delle due torri viene completata la ricostruzione della parte superiore, così come la vediamo noi attualmente.
Intanto il mandato del Sindaco sta per scadere, e lo stesso si impegna per eseguire lo stesso trattamento sulla seconda torre.
Purtroppo per questa, al Sindaco Zanelli non viene rinnovato il mandato, e nessuna tra le nuove amministrazioni che si sono susseguite, ha portato a termine l’opera di restauro.
Da oltre un quarto di secolo, la torre è senza copertura.
Da tempo immemore non si procede a controllare il suo stato di conservazione.
Ora, immaginiamo quali possano essere i danni che può subire una struttura priva di tetto a causa delle precipitazioni atmosferiche, ed immaginiamo lo stato di conservazione degli interni se questi non sono ben isolati. Viene fuori uno scenario quantomeno critico.
Occorre per prima cosa una verifica dello stato interno ed esterno con un’attenta analisi
di eventuali danni causati dal tempo ed un repentino avvio dei lavori di restauro.

Speriamo solo che l’incuria non riesca dove invasori genovesi e bombe americane non sono riuscite e che parta quanto prima un restauro che consenta anche alle generazioni future di poter ammirare l’antico splendore delle Torri Corsi e Guarnero.

01 maggio 2008

Uccidiamo le presunte spie. Anche se sono bambine.

Dopo oltre sessant'anni è stata riportata alla luce la triste vicenda di Giuseppina Ghersi, la ragazzina tredicenne barbaramente uccisa perchè sospettata (senza prove, come nel più classico dei copioni stalinisti) di essere una spia al soldo della RSI.
Ero già venuto a conoscenza di questa pagina nera della storia savonese e di tutti i suoi raccapriccianti dettagli, una pagina vergognosa e da troppo tempo coperta da un muro di omertà. Solo ora viene scoperta, così come altri episodi orribili quali la corriera di Cadibona e la strage del monte Manfrei.
Alcune persone aggregatesi ai Partigiani (e sottolineo, SOLO ALCUNI) nascondendo il loro aspetto di belve feroci hanno compiuto atti vergognosi per la l'onore della nostra repubblica, atrocità non degne di un paese civile.

Sono certo che colui o coloro si siano macchiati le mani con questo delitto non rappresentassero il volere dei Partigiani. Che in tempo di guerra dei briganti assetati di sangue si aggreghino ai coloro che combattono per un ideale celando la loro propensione alla violenza ed al saccheggio è ahimè noto.
Quello che forse fa ancora più male è il voler a tutti i costi nascondere queste scomode verità.

Le dichiarazioni attuali di un'esponente dell'ANPI e di un ex consigliere comunale riportate dai giornali mi hanno fatto letteralmente rabbrividire. "La Ghersi era una spia e pertanto è stata giustiziata". Innanzitutto, l'accusa di spionaggio è di per se un'accusa servita troppo spesso ai vari regimi per liquidare persone a loro piacimento. In secundis, si trattava sempre di una ragazzina di neppure quattordici anni. Per ultimo, un'amara considerazione. Le spie, quando venivano giustiziate, venivano fucilate. Nel caso della Ghersi, non è andata così. Forse i due signori che hanno difeso l'orribile gesto ignorano che la ragazzina è stata uccisa a calci dopo aver ricevuto ogni sorta di violenze. Forse questi signori ignorano quelle convenzioni sui prigionieri di guerra chiamate "Convenzione di Ginevra". Forse credono che la barbarie di una parte autorizzi a fare lo stesso se non peggio dall'altra, alimentando un ciclo di orrore senza fine.

Diversa, per fortuna, la sensibilità di alcuni amministratori attuali che paiono essere favorevoli al ricordo di questa piccola vittima di uno dei periodi più bui della storia italiana, la guerra civile, attraverso l'intitolazione di una targa o, forse, di una via.

Riporto ora il contributo di un signore che vide il corpo di Giuseppina e che in seguito riuscì a raccogliere la testimonianza dei genitori. Lascio sul blog le dolorose testimonianze, che a me hanno gelato il cuore.

"mi avvicinai ai primi corpi di quella fila.
E proprio il primo era un cadavere di donna molto giovane; erano terribili le condizioni in cui l' avevano ridotta, evidentemente avevano infierito in maniera brutale su di lei, senza riuscire a cancellare la sua giovane eta'.
Una mano pietosa aveva steso su di lei una SUDICIA COPERTA GRIGIA che parzialmente la ricopriva dal collo alle ginocchia.
La guerra ci aveva costretto a vedere tanti cadaveri e in verita', la morte concede ai morti una distesa serenita'; ma lei , quella sconosciuta ragazza NO!!! L' orrore era rimasto impresso sul suo viso, una maschera di sangue, con un occhio bluastro, tumefatto e l' altro spalancato sull' inferno
"

"Poi ancora disse (l'autorsi riferisce alla madre, ndr) che, con molto coraggio, era andata nelle scuoli di Legino, diventate per l'occasione CAMPO DI CONCENTRAMENTO, dove Giuseppina era "detenuta" ed in effetti riusci a parlarle per pochi minuti: "ERA RIDOTTA IN UNO STATO PIETOSO; MI DISSE DI AVER SUBITO OGNI SORTA DI VIOLENZA........" (a questo punto tacque per pudore su tante nefandezze che la decenza lascia solo supporre).
Ero sconcertato e, se non avessi visto con i miei occhi l'oggetto di quel martirio, non avrei creduto a tanta ferocia! Comunque osai ancora chiedere: "Nessuno ha assistito alla sua morte?" Mi rispose il signor Ghersi: Ero io con lei; prima mi hanno preso a pugni e mi hanno colpito col calcio del fucile, perchè volevo difendere mia figlia, POI HANNO UCCISO PINUCCIA A CALCI!". Azzardai una domanda: "Ma non le avevano sparato?" Con voce alterata mi rispose : "Le spararono un colpo allaq nuca, ma la mia bambina era morente, o forse già morta!"
.

Il degrado di Via Trincee

E' sempre più evidente agli occhi dei Savonesi il continuo degrado dei giardini di Via delle Trincee.
Negli ultimi tempi stanno scomparendo i caratteristici mattoni rossi che ricoprivano originariamente tutti i muretti.
Se ne chiede pertanto l'immediato ripristino, associato a sistemi di controllo elottronico contro eventuali atti vandalici quali danneggiamento degli stessi e di ogni altra struttura dei giardini.