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27 luglio 2006

La risposta dell'assessore Di Tullio

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Ho inviato la Sua segnalazione all'Ing. [] di ATA affinchè si provveda ad una iniziativa di pulizia dei due vicoli , ove fosse ora necessario nel senso che può essere che in questi giorni ci siano già passati . Così come l'Ing.[]i Le fornirà informazioni in merito al ritiro degli ingombranti .
Mi permetta però di dirLe che il servizio di ritiro ingombranti di ATA non è particolarmente complicato . Vero è purtroppo ( e lo dico a ragion veduta perchè da quando sono Assessore giro con una certa frequenza la Città) che tra i nostri concittadini , molti preferiscono abbandonare gli ingombranti vicino ai cassonetti piuttosto che portarli a Legino ( dove li ritirano gratis) oppure farseli ritirare nel portone a venti euro .
Abbiamo già istituito un servizio aggiuntivo dedicato al ritiro degli ingombranti vicino ai cassonetti dedicato unicamente a questo scopo ma non è ancora sufficiente .
Stiamo pensando quindi da una parte , in collaborazione con la Polizia Municipale , ad attuare degli interventi repressivi del fenomeno , dall'altra a rivedere il servizio di ritiro per renderlo come dire "itinerante " quartiere per quartiere e a quel punto gratuito . Del resto farlo gratuitamente a domicilio significherebbe farsi chiamare in continuazione .
[..]
Livio di Tullio

Valletta San Lorenzo e Vico Santa Teresa

Buongiorno a tutti.

Leggo su La Stampa di ieri, 26/07/2006, una lamentela da arte di un lettore relativamente alle condizioni igieniche relativamente a Valletta San Lorenzo, che collega Via Piave a Via delle Trincee. "Percorrerlo - scrive il lettore - equivale a rischiare di prendersi n malanno. I tre cassonetti sono sempre stracolmi ed affiancati da ogni genere di oggetti ingombranti abbandonati. [...] Tanti maleducati trasformano il vicolo in un orinatoio." La lettera prosegue suggerendo un lavaggio giornaliero della strada e controlli più severi per evitare l'abbandono degli oggetti.
Sono andato a verificare quanto scritto (che comunque mi sembrava simile a quello che ricordavo) e ho purtroppo constatato che equivale a realtà, cassonetti sovraaffollati, oggetti abbandonati (tra i quali una ruota di un automobile con tanto di semiasse), odore indescrivibilmente sgradevole, asfalto sporco.

Fatta eccezione per i contenitori della raccolta differenziata, non presente in tale strada, vorrei segnalare condizioni analoghe in Vico Santa Teresa, tra Via Dei Vegerio e Via Boselli, dove ho la sfortuna di passare quotidianamente per recarmi al lavoro.

Alle soluzioni proposte dal lettore de La Stampa, affiancherei anche una maggiore illuminazione ed una maggior disponibilità da parte dell'ATA nel servizio di smaltimento dei detriti di grandi dimensioni visto che - a detta di persone che hanno richiesto all'azienda municipalizzata tale servizio - la prassi è tutt'altro che semplice.

Alessandro

24 luglio 2006

SDI o rosa nel pugno? Elettorato violato

Buongiorno
Leggo su La Stampa di Sabato 22 c.m. un articolo sulle proteste dei responsabili dello SDI savonese. Le lamentele riguardavano le proteste da parte di "Un partito che conta l'8% a livello comunale e l'11% nelle circoscrizioni" che non si vedeva riconosciuti esponenti nel gioco delle presidenze e che non era equamente ricompensato nelle cariche comunali.
Volevo far osservare ai lettori e ai responsabili del partito che:

  • Lo SDI non si è presentato alle elezioni. Alle elezioni si è presentata "La Rosa nel pugno", che raccoglieva i voti dello SDI e dei radicali. Finite le elezioni, tutti gli esèponenti hanno cambiato gruppo di appartenenza, ingannando a mio avviso, la parte di elettorato radicale, che sicuramente non avrebbe votato SDI. Il peso dello SDI da solo, in questo modo, sarebbe sicuramente sceso sotto l'8% citato.
  • Alle comunali lo SDI, forza di coalizione in appoggio al sindaco Berruti, ha ottenuto il Vicesindaco ed il presidente del consiglio comunale, ovvero due tra le 10 cariche retribuite.. non vedo come possa lamentarsi.
  • Nelle circoscrizioni, lo SDI si è presentato separato dall'unione. Non essendo forza di maggioranza, non vedo come possa richiedere delle presidenze. Allora, anche l'opposizione di Centro destra, espressa nella mia specifica circoscrizione dalla Lista Delfino, dovrebbe puntare i piedi perchè non ha avuto presidenze? Questo scompattarsi alle urne laddove si è forti e ricompattarsi in consiglio, ha l'effetto di destinare seggi in consiglio riservati per l'opposizione alla maggioranza e autorizza il gruppo (in questo caso lo SDI) ad avere rappresentanti in tutte le commissioni, con il risultato che i lavori (e parlo della mia circoscrizione) non possono ancora partire per sovraaffollamento delle commissioni stesse.
Concludo consigliando ai rappresentanti dello SDI di non lamentarsi di una situazione loro sin troppo favorevole

Alessandro Venturelli

20 luglio 2006

Per non dimenicare?

Buongiorno, cari amici

Cade oggi il quinto anniversario della morte di Carlo Giuliani, giovane manifestante delle frange violente dei no-global caduto in uno scontro con l'agente Placanica. I media ricordano Giuliani come una sorta di eroe, mentre i suoi "compagni" lo celebrano con manifestazioni "Per non dimenticare".

Ma è giusto fare così?

Ripercorrendo i fatti di quel drammatico giorno (una vita di appena 20 anni scivolata via è comunque un fatto drammatico), ci viene detto dai giornali che l'Agente Placanica ha sparato a Giuliani, che lo stava attaccando con un estintore. Le notizie - se non ricordo male - ci parlano del veicolo dei carabinieri circondato minacciosamente dagli aggressori. Fatti di questo genere, con facinorosi manifestanti sedicenti no-global che prendono di mira i ragazzi delle forze dell'ordine sono purtroppo molto comuni in Italia, a detta di alcuni amici che servono la Patria.

Proviamo ad immedesimarci nella scena.
Immaginate quanto debba essere divertente, per una persona che non guadagna neppure 1.000 euro al mese, stare ore sotto il sole cocente in mezzo a esagitati che gridano "Sbirri bastardi" "Figli di P.." o esternano la loro voglia di uccidere uomini in divisa.
Bene, immaginate ora di essere circondati da questa gentaglia, in un rapporto di infeiorità di 50, 100 a 1 armata di bastoni e sassi. E, addirittura, estintori.
Mettetevi nei panni di un ragazzo di 20 anni, che porta da poco tempo la divisa. Rabbia, indignazione, e paura. Questo sarebbe quello che proverei io.
Siamo all'atto finale.
Immaginate che uno di questi si lanci contro di voi con un estintore in mano.
Vi viene in mente che un estintore preso in testa può uccidere.

Non voglio pensare a cosa avrei fatto in quel frangente, ci sono troppe variabili in gioco. La freddezza di una persona, lo spavento, decisioni di un secondo che segneranno anni.
Ma, per dirla come una legge della fisica, "Ad ogni azione corrisponde una reazione"

E' curioso che si voglia ricordare una persona le cui intenzioni erano quelli di ferire un agente senza nessun motivo.
Ed è curioso se fatto da un popolo che ama dimenticare.
Soprattutto gli eccidi.
Mi riferisco ai 39 soldati del battaglione San Marco uccisi dai partigiani a guerra finita al Colle di Cadibona (http://www.gruppoconsiliareleganordsavona.blogspot.com/)

Per non dimenticare..

18 luglio 2006

La guerra civile spagnola: 70° anniversario

Settant’anni fa, con la dichiarazione del colpo di stato, iniziava la sanguinosa guerra civile spagnola, che vedeva contrapposto il Colonnello Francisco Franco – autore della dichiarazione stessa - alle forze anarco-comuniste.
Alle soglie di un nuovo conflitto mediorientale, voglio ricordare le atrocità della guerra, dell’una e dell’altra parte, estraendole dal romanzo “Per chi suona la campana”, di Ernest Heminguay, dove non ci sono ideologie vittime ed ideologie carnefici, ma solo uomini abbruttiti dalla sete di violenza.

A raccontare l’episodio che segue è Pilar, compagna di Pablo, comandante di una squadra di comunisti. La donna racconta l’episodio, che vede i comunisti eseguire un massacro di una crudeltà fuori da ogni schema mentale a danni di persone “in odore di fascismo” a Maria, una giovane ragazza violentata dai soldati di Franco che avevano ucciso suo padre, sindaco repubblicano (e non comunista) di una cittadella spagnola.
Il racconto inizia con la presa di una città precedentemente in mano ai fascisti e la cattura di quattro soldati e di una ventina di prigionieri ritenuti fascisti, il cui trattamento suppongo non sia conforme alle convenzioni di Ginevra.
Ricordo che si tratta di un romanzo, ma ricordo anche che Heminguay è stato in Spagna durante la guerra civile come corrispondente di guerra e che, pertanto, suppongo i fatti da lui raccontati non siano completamente frutto della sua fantasia.

""Quando ebbero finito e non si sentì più il gemito e il pianto dei feriti, né sparare più nella caserma, Pablo e gli altri vennero fuori, e Pablo aveva in spalla il suo moschetto e in mano una pistola Maser. […] Mentre si sparava nella caserma, i quattro civiles, sudati e muti, erano rimasti incollati al muro […] “Che cosa ci farai?” Uno di loro domandò “te, ti ammazzerò”, disse Pablo. […] “Sei brutto anche tu.” disse Pablo “Assassino di contadini, spareresti a tua madre, tu”. “Io non ho mai ucciso nessuno” disse il civil. E non parlate di mia madre.” […] I quattro si inginocchiarono. Pablo passò dietro di loro e li sparò l’uno dietro l’altro, alla nuca.""

""C’erano altri fascisi in città, ma Pablo non ne fece fucilare nessuno. Li fece battere a morte con i correggiati e buttare nel fiume giù dalla rupe. […] Mentre il parroco confessava i fascisti, Pablo fece disporre su due file la gente della plaaza. Erano armati tutti con dei correggiati, di quelli che si adoperano per battere il grano. […] E quelli che non ne erano provvisti avevano dei grossi bastoni da pastore o dei nerbi di bue e certi avevano dei forconi. Alcuni avevano falci e falcetti, ma questi Pablo li aveva messi all’estremità. [I fascisti venivano fatti passare in mezzo alla folla che li batteva sino quasi ad ucciderli, per poi buttarli dalla rupe, nda]. “Perché la cosa è stata organizzata così, Pilar?” “Per risparmiare munizioni. E perché ognuno abbia la sua parte di responsabilità”""

La guerra sarebbe finita nella primavera del 1939, lasciando dietro di sé una scia infinita di vittima calcolate tra le 500.000 ed il milione.

14 luglio 2006

Caro Presidente, occorre agire subito!

Buongiorno a tutti.
Come credo avrete appreso dai giornali, ieri si sono svolte le elezioni di presidente e vicepresidente della Seconda circoscrizione, rispettivamente Renato Dall'Aglio e Antonio Fimiani. Nell'augurare loro un buon lavoro per tutta la durata del mandato, prego il Presidente di porre la Sua attenzione sui piccoli problemi che i cittadini di Villapiana stessi mi hanno fatto notare. Le persone con le quali ho parlato sono perlopiù persone anziane; ritengo quindi si debba agire con grande solerzia e tempismo.

Grazie

Alessandro


Problemi comuni al quartiere di Villapiana

I contenitori per i RSU e per la raccolta differenziata risultano sporchi e maleodoranti. Bisognerebbe agire con pulizie periodiche degli stessi.

Come fatto notare alcuni giorni or sono da un lettore del Quotidiano La Stampa in una lettera, i contenitori di cui sopra sono troppe volte colmi sino ad eccedere; nel caso dei contenitori della raccolta del vetro capita di vedere bottiglie adagiate alla base dei medesimi.

Le strade sono in pessime condizioni igieniche, dacché da molto tempo non è effettuato un programma di pulizia con getti d’acqua che eliminerebbero anche i cattivi odori. (Apprendo con gioia stamane, dalla lettura di un quotidiano, che in Via Paleocapa è stata rimessa in funzione l’idropulitrice )

I tombini sono intasati e, con il presentarsi di precipitazioni copiose, non svolgono adeguatamente il loro ruolo.

È inoltre lamentata la pressoché totale assenza di forze dell’ordine volte a proteggere i cittadini, specie nelle ore serali. I Vigili, poliziotti e carabinieri di quartieri sono destinati al medesimo quartiere in misura insufficiente.

Problemi relativi ai giardini di Via delle Trincee

I prati sono completamente secchi. Si chiede di riattivare il servizio di irrigazione notturna degli stessi.

Sono purtroppo presenti escrementi animali al di fuori delle aree loro riservate.

Nella zona compresa tra Via Acqui e Via Cosseria sono stati riscontrati casi di parassiti. Si chiede pertanto una disinfestazione.

I muretti, le panchine e le gradinate, oltre ad essere ricoperti di scritte - talvolta offensive nei confronti del comune senso del pudore – sono in precarie condizioni igieniche. Consiglierei anche in questo caso dei lavaggi periodici con getti d’acqua.

Parte dei muretti (vicino a Via Acqui, Nei pressi del campo da Basket), sono gravemente danneggiati.

La fontanella di fronte alla palestra è da tempo distrutta. Propongo di ricostruirla come nel progetto originale, con le sembianze di un rassicurante gatto, ad individuare che quello è il regno dei bambini che vogliono giocare, non di teppisti pronti a distruggere tutto quanto sulla loro strada.

Problemi relativi ai giardini di Via Verdi

Un irrigatore non è funzionante, localizzando l’acqua erogata.

Nella parte vicina a Via Milano non sono presenti né fontanelle né sufficienti cestini per la raccolta di piccoli rifiuti.

Le panchine sono sporche e inadeguate per quanto riguarda il numero e la posizione.

10 luglio 2006

Campioni del mondo!

Le immagini della festa





Piazza Sisto IV: Il momento dell'acclamazione








Piazza Mameli: La festa








Piazza Marconi: Il bagno nella fontana




09/07/2006 Italia Campione del mondo!

06 luglio 2006

Un altro rinvio.. al servizio delle sinistre

Buongiorno

Apprendo in mattinata, durante una visita negli uffici della seconda circoscrizione e - successivamente - da un telegramma, che il previsto consiglio circoscrizionale convocato in seduta urgente in data 4 Luglio 2006 per oggi (Prot. 336/06/int), viene rinviato a Lunedì, sempre a causa delle "questioni politiche" che già avevano fatto mancare la maggioranza nel precedente consiglio.
Ricordo inoltre che il consiglio corcoscrizionale II non si riunisce da Marzo scorso, lasciando fermi i lavori vicino alle scadenze (corsi di ginnastica per la terza età, sala di musica, piccole problematiche legate all'incuria del territorio) e accavallando urgenze.
E' giusto puntualizzare che ciò non avviene per colpa del consigliere anziano, volenteroso anch'egli di far iniziare i lavori, ma a causa delle questioni politiche sulla distribuzione delle poltrone da parte di una maggioranza certamente più vicina ai giochi di potere che alle persone.
Non ci resta che sperare che questo sia l'ultimo rinvio e che inizino al più presto i lavori.