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27 luglio 2008

Buone Vacanze!!!

La prossima settimana il blog non verrà aggiornato a causa di una breve pausa.. Giusto il tempo di affilare le lance e dare battaglia per risparmiare savona dale indecenze che il PUC di questa giunta vuole offrirci!!!

Aiuole dissestate



Questo lo stato delle aiule di Corso Italia e Viale Alighieri.. Non ci sono parole!

25 luglio 2008

I nuovi stalli per biciclette

L'amministrazione savonese sta provvedendo a realizzare nuovi stalli per le biciclette. In Via Quarda, Piazza Saffi e Via Don Bosco sono già stati installati archetti di metallo per legare questi mezzi, ideali per il parcheggio, l'ambiente e la forma fisica.

Effettivamente in questi giorni, complici forse la temperatura gradevole ed il caro benzina che si fa sempre più gravoso per le tasche dei parsimoniosi savonesi, si notano molti nuovi ciclisti per le strade del capoluogo.

Ma.. Non sembra che manchi qualcosa?
La città è completamente sprovvista di piste ciclabili, eccezion fatta per Corso Ricci, dove la pista è stata ricavata dividendo l'esistente marciapiede. I ciclisti devono convivere con moto, autovetture, corriere e furgoni che rendono pericoloso e poco salubre, per via dei gas di scarico, pedalare in città.

Inoltre, per chi si azzardasse ad attraversare uno dei pochi giardini della città in bicicletta, scatterebbe subito una multa.

Non è forse un pò troppo eccessivo nei confronti di persone che, nonostante tutti gli svantaggi sopra descritti, cerca di dare il suo contributo contro traffico ed inquinamento?

20 luglio 2008

Differenziata: la difficoltà delle periferie



La raccolta differenziata si muove ancora troppo lentamente a Savona. Ne è prova lampante il disavanzo accumulato da ATA in questi ultimi anni di gestione che sicuramente avrebbe potuto essere ridimensionato riducendo, per l’appunto grazie alla differenziata, la quantità di rifiuti da gettare nella discarica.

Se da un lato plaudo all’iniziativa di dotare gli stabilimenti balneari di Savona di bidoni per la raccolta di vetro, plastica e carta, dall’altra non posso fare a meno di constatare come tali luoghi di raccolta siano assenti da intere vie savonesi.Per fare un esempio, Via Privata e Via Nostra Signora degli Angeli, che contano in totale 650 residenti sono per tutta la loro lunghezza prive di bidoni per la raccolta differenziata. Mettendosi nei panni di una persona anziana residente a qualche centinaia di metri di salita dai suddetti bidoni, si capisce come possa risultare difficile, anche partendo con i migliori propositi, adoperarsi nella separazione dei rifiuti.

Un discorso del tutto analogo lo si può affrontare per quanto riguarda l’intera Via Firenze (quasi 500 abitanti distribuiti su circa 500 Metri di Salita) e Via Mongrifone, che conta oltre 200 abitanti arrampicati sull’omonimo colle che possono trovare gli appositi contenitori solo lungo Via Vittime di Brescia.

Se le strade sono troppo piccole per consentire il passaggio dei mezzi per la raccolta, non si potrebbero fornire le vie di cassonetti più piccoli, eventualmente del tipo di quelli distribuiti ai bagni marini, per consentire a tutti la possibilità di effettuare una corretta raccolta differenziata?

Sia l’ambiente che le tasche dei cittadini ne risulterebbero certamente vincitori..

15 luglio 2008

Il buco nero dell'ATA


Apprendo dai giornali che il passivo di ATA in questo biennio trascorso ammonta a 2,5 Milioni di Euro.
Un'infinità per un'azienda che ha in appalto la quasi totalità dei lavori pubblici, dei parcheggi e della gestione della raccolta dei rifiuti della città di Savona un eccellente risultato, non c'è che dire!

Purtroppo duole fare il puffo sapputello, che con i suoi "te l'avevo detto io!" rigira il dito nella piaga, ma l'amara previsione fatta durante la discussione per il parere sul bilancio lo scorso anno (verbale di maggio 2007) dei costi non previsti che sarebbero comunque comparsi alla chiusura della discarica di Cima Montà, si è, ahimè, rivelata sin troppo fondata.

A queste domande l'allora assessore al bilancio non ha saputo dibattere.

Ora dico, se un team di amministratori non arriva dove arriva un semplice consigliere di circoscrizione, ci sarà o no qualcosa che non quadra?

11 luglio 2008

Salviamo la collina!!!


La giunta si appresta a concedere all’ARTE, con l’ennesima variante al PUC adottato, la costruzione di nuovi alloggi sulla collina Mongrifone, in zona Papessa.

Edilizia popolare (ovviamente ancora da verificare in che termini) per compensare i nuovi volumi abitativi messi in cantiere.

Quella che vuole apparire come un’operazione destinata a favorire le fasce deboli è in realtà una vera e propria ghettizzazione con gravi ricadute sull’ambiente.
Un’altra parte di verde deve cedere il posto a nuovi palazzoni probabilmente costruiti senza alcun criterio logistico, ecologico ed architettonico, come è oramai triste prassi per la nostra città, mentre le nuove costruzioni rimangono invendute ed il numero di appartamenti sfitti acquistati per pura speculazione aumenta di giorno in giorno.

Andando ad esaminare gli elaborati del PUC, si evince che, tra i progetti appena realizzati e quelli approvati, la città vedrà in breve tempo comparire circa 4.000 nuove unità abitative.
Un numero di appartamenti, quelli racchiusi nei vari insediamenti di Legino, Via Cimarosa, San Michele, Orti Folconi, Darsena, Via Scotti ecc. sufficienti da soli a raccogliere il 20% dell’attuale popolazione savonese, ai quali vanno aggiunti i progetti in via di approvazione di Margonara e Piazza del Popolo e, per l’appunto, di Mongrifone.

Anche alla luce della scarsa presenza abitativa nei nuovi edifici costruiti (basti osservare l’esiguo numero di finestre illuminate nella Torre Orsero), non sarebbe stato più logico destinare, come onere di urbanizzazione, una quota di queste cubature all’edilizia sociale, senza dover per forza sacrificare orti, boschi e verde in generale?

A queste amare considerazioni aggiungo una riflessione su ARTE.
L’ente vuole costruire nuove abitazioni sociali. Forse dimenticandosi che prima dovrebbe dare il via ai lavori di trasformazione in residenziale dell’ex centrale elettrica di Lavagnola, dalla quale si ricaverebbero 132 appartamenti e che dovrebbe finalmente completare le 44 unità abitative previste per edilizia convenzionata in Corso Ricci che, sommate anche agli interventi in Via Pia ed alla quota sociale destinata all’interno dei nuovi palazzi che verranno costruiti in zona Orti Folconi darebbero, con un totale di oltre 200 abitazioni, un giusto respiro all’edilizia sociale senza dover per forza realizzare un’altra orribile colata di cemento sulle colline della nostra città.

Alessandro Venturelli

09 luglio 2008

Un no al made in China


Durante l'ultimo G8 i paesi cossiddetti in Via di Sviluppo Cina ed India hanno rifiutato il debolissimo accordo sul clima che prevedeva di ridurre del 50% le emissioni nei prossimi 50 anni.
Un no in nome dello sviluppo economico, senza la minima attenzione nè cura ai mutamenti climatici che stanno portando al collasso il nostro pianeta.
Dobbiamo reagire nel solo modo possibile: boicottando i prodotti cinesi.
Non compro più made in PRC da tempo, anche se spesso ci si trova con pochissime altre alternative.

Ricordiamoci che dietro pochi euro in meno spesi per un prodotto fatto in CIna si nascondono sfruttmenti della manodopera (anche e soprattutto minorile), menefreghismo nei confronti dell'ambiente, arroganza nei confronti di popolazioni indifese e atrocità commesse sugli animali.


Opponiamoci all'arroganza distruttiva del drago rosso!

06 luglio 2008

Ministro Bondi, venga a Savona!!!

Generano ancora strascichi di polemiche le parole del Ministro Bondi, secondo cui negli ultimi 60 anni l'architettura in Italia ha generato un'incredibile quantità di edifici orribili.
Come dare torto al Ministro?

Prendiamo in esempio la nostra Savona.
Quali sono gli edifici degni di nota costruiti dopo il 1940?
Forse il Palazzo costruito all'angolotra Corso Italia e Via dei Mille sulla vecchia Villa De Mari che invade con architetture squadrate e dozzinali i palazzi ottocenteschi?
Oppure il palazzo della Banca di Novara di Piazza Diaz che, sorto al posto del Teatro Reposi si inserisce in un contesto assolutamente non suo?
O, meglio ancora, il nuove ecomostro targato Bofil che sta prendendo vitacon il nome di Crescent?

In particolare, trovo oggettivamente inguardabili dei frankenstein architettonici che prevedono la costruzione attigua di un palazzo di uno stile con uno di fattura completamente opposta, senza rispettarne minimamente la fisionomia!

Nei prossimi post cercherò di confrontare gli orrori di adesso con quanto c'era in precedenza.. lasciando a voi ogni commento e possibili suggerimenti su altri edifici che deturpano la bellezza della nostra città


Signor Ministro, La prego, venga a Savona e cerchi di evitare scempi futuri.

03 luglio 2008

Colpi di scena!!!



Domani sera la terza puntata della rassegna dedicata al teatro per famiglie ideata lo scorso anno dalla circoscrizione e che quest'anno annovera tra gli sponsor anche l'assessorato alla cultura.

Accorrete numerosi!!!