E-Mail

25 aprile 2008

Le atrocità della guerra tra fratelli

Due lettere di soldati, due lettere di persone che hanno combattuto, da parti opposte, per la stessa nazione, per un'Italia tragica nella primavera del 1945. Soldati, ragazzi, davanti al plotone, con la sola colpa di amare il loro paese e di essere pronti a dare la vita per loro.
Ragazzi, forse più giovani di me, forse di poco più grandi, crivellati dalla crudeltà di altri uomini, nella lotta tra fratelli.

Tortona, 9 maggio 1945

Mamma adoratissima,

quando riceverai queste mie poche righe io sarò già in cielo, da cui ti proteggerò. Sono stato travolto dall'odio di parte e sono colpevole solo di aver amato la mia grande Italia! Non piangere, mamma, non piangere, te ne supplico. Un figlio perso così non è da piangersi '. Devi invece tenere la testa alta ed andare orgogliosa di me. Ma sappi, Mamma, che io non ho ucciso. Non ho fatto uccidere, non ho fatto torturare. Quindi non è stata giusta, agli occhi di Dio, la mia condanna. Vorrei dirti mille e mille cose, ma non mi è possibile; in questo momento tutti i pensieri mi attraversano il cervello. Ti prego di scusarmi tutto il male che vi ho fatto, tutte le pene che tu e Babbo avete sofferto per me. Ricordati di tuo figlio e prega per lui, che la sua anima ha tanto bisogno di ciò. E ricordati, Mamma adorata, che forse è bene che ciò accada per me! Così non vedrò l'Italia dibattersi in una nuova guerra... E poi, dopo questa, la guerra dei partiti. E nuovi fiumi di sangue scorreranno sul nostro suolo, e nuove lagrime scorreranno sul mondo. Fino ad un'ora fa non sapevo ancora quale missione mi avesse affidato Dio. Ora lo so: morire per la mia Patria. Ed io affronto questo supremo momento in piena serenità, con animo tranquillo, da “alpino” come sono sempre stato. Il mio ringraziamento vada al signor Picchi, a Don Nicola, a Don Eugenio, a tutti quelli che mi furono supremamente vicini in questa ultima ora. E voi pure ringraziateli, perché mi hanno alleviato veramente le pene. Con tanto affetto vi bacio.

Eternamente vostro Pierluigi

Mia cara Mary,

compagna ideale della mia vita, questa sarà l'ultima lettera che tu avrai dal tuo Ugo! Ed io spero che sappia portarti tanto conforto. Il tribunale militare tedesco di Cuorgnè mi ha condannato a morte mediante fucilazione ed io attendo con altri due patrioti (Orla Riccio di Borgofranco e Ottinetti Piero di Ivrea) di passare da un momento all'altro a miglior vita. Sono perfettamente sereno nell'adempiere il mio dovere verso la Patria, che ho sempre servito da soldato senza macchia e senza paura, sino in fondo. So che è col sangue che si fa grande il paese nel quale si è nati, si è vissuti e si è combattuto. Come soldato io sono sempre stato pronto a questo passo ed oggi nel mio animo è grande più che mai la forza che mi sorregge per affrontare con vera dignità l'ultimo mio atto di soldato. Bisogna che tu, come compagna ideale e meravigliosa del tuo Ugo, sappia come lui sopportare da sola con la nostra cara Nena il resto della tua vita che porterà il tuo Ugo nel cuore. Vado ora a morire ma non posso neanche finire, ti bacio forte forte con Nena, tuo

Ugo

19 aprile 2008

Un calcio nel sedere a noi giovani

E' del TG3 regionale di oggi, 19 Aprile 2008, la notizia che verrebbe ristrutturata l'ex caserma della Guardia di Finanza di Cornigliano per ricavarne alloggi destinati ai Rom di etnia Bosniaca residenti nel campi nomadi di Molassana, a sua volta destinato a nomadi di origine rumena.
Ovviamente, gli alloggi verrebbero assegnati senza alcuna richiesta di affitto, e ancora si ignora se ai Rom verranno richiesti i pagamenti delle utenze.

A mio pare questa è una vera e propria vergogna che dovrebbe far sollevare tutti i giovani che non riescono a metter su famiglia o ad ottenere indipendenza economica dai genitori proprio a causa dei prezzi esorbitanti delle abitazioni (che superano i 3.000 euro al metro quadrato) e dei canoni di locazione delle stesse.
E' inoltre un affronto a tutti i lavoratori che, con la loro fatica e con le loro tasse, pagano di tasca loro alloggi a chi non prova neppure a permetterseli.
Mentre ARTE, l'istituto regionale per le case popolari, da lo sfratto esecutivo, come il più perfido dei padroni, ad una povera famiglia di indigenti.

Un condominio per un’ottantina di rom (slavi) potrebbe essere ricavato dalla ristrutturazione di un edificio disabitato in via dei Laminatoi, a Cornigliano. I rom sono quelli che abitano da sempre lo storico campo nomadi di Molassana e che sarebbero trasferiti nel fabbricato pubblico di Cornigliano per lasciare posto, negli stessi container di via Adamoli, a circa 150 zingari provenienti dalla Romania e oggi in gran parte accasati nell’ex Miralanza di Rivarolo.

[fonte: Il Secolo XIX]

17 aprile 2008

Valletta San Lorenzo, esempi di inciviltà




Valletta San Lorenzo è una strada di tradizione quasi millennaria che collega Villapiana Bassa con Via delle trincee, laddove sorgeva il medievale Ponte dello Sbarro.
Attualmente questa piccola porzione di asfalto serve l'ITC Boselli ed il parcheggio di Via Piave nel suo accesso pedonale.
La parte adiacente Via Piave è ridotta costantemente, nonostante i pronti interventi dell'ATA, a discarica e ad orinatoio. Non passa giorno che non vi si trovino rifiuti ingombranti abbandonati da qualche persona il cui senso di civiltà lascia alquanto a desiderare.
Visto il persistere della situazione, ritengo non vi siano altre soluzioni se non sorvegliare elettronicamente la zona in modo da dissuadere tutti coloro che sono intenzionati a compiere un ato di inciviltà nei confronti del decoro urbano e nei confronti delle centinaia di persone che quotidianamente transitano per Valletta San Lorenzo

14 aprile 2008

La vergogna!


Scorrendo tra le notizie del corriere della sera, in attesa dei risultati elettorali, ho letto quest'articolo che parla di una cosa vergognosa: le spose bambine dei paesi arabi. Non commento oltre, sono stato veramente sconvolto da come si possano permettere amenità simili. Non posso che sperare che le civilissime autorità Yemenite concedano il divorzio a quella povera bambina la cui esistenza sarà indubbiamente sconvolta dagli episodi che sono riportati di seguito. E spero che possa essere accolta, lei e tutte le altre bimbe vittime di situazioni simili, come reale rifugiata politica nel nostro paese,presso famiglie che le possano insegnare le parole armonia, serenità e amore, che gli integralisti islamici, loro sì purtroppo già presenti in quantità in Italia, sembrano ignorare. Una cultura civile non deve e non può permettere simili maltrattamenti sui bambini. Questa deve essere una battaglia seria per riaffermare i diritti dovuti, in ogni parte del mondo.

Alessandro

Tutta sola, avvolta in un’abaya nera, una bambina di 8 anni si è presentata il 2 aprile a un tribunale di Sana’a, la capitale dello Yemen, per chiedere il divorzio dal marito. Nojoud Muhammed Nasser ha denunciato il padre, che due mesi fa l’ha data in moglie a un uomo di 30 anni, e il marito, che l’ha picchiata e costretta ad avere rapporti sessuali. «Ogni volta che volevo giocare in cortile, mi picchiava e mi faceva andare con lui in camera da letto— ha raccontato —. Era molto duro con me e quando lo imploravo di avere pietà, mi picchiava, mi schiaffeggiava e poi mi usava. Voglio avere una vita rispettabile e divorziare».

È la prima volta che una minore chiede il divorzio in Yemen. La legge non la protegge. Moltissime bambine vengono date in spose all’età di Nojoud in Yemen (oltre il 50% secondo uno studio del 2006). La legge fissa l’età minima per il matrimonio a 15 anni, per maschi e femmine, ma non punisce chi la viola, dice l’avvocato della Corte suprema Shatha Muhammed Nasser, che ha assunto la difesa della bimba e le ha trovato un posto in un orfanotrofio. All’uscita del tribunale, col sorriso teso ma lo sguardo deciso, Nojoud ha raccontato la sua storia al giornalista Hamed Thabet, 23 anni, dello Yemen Times. «Mio padre mi ha picchiato e mi ha detto che dovevo sposare quest’uomo. Lui mi ha fatto brutte cose, io non avevo idea di cosa fosse il matrimonio. Correvo da una stanza all’altra per sfuggirgli, ma alla finemi prendeva, mi picchiava e poi continuava a fare ciò che voleva. Ho pianto così tanto, ma nessuno mi ascoltava. Ho supplicato mia madre, mio padre, mia zia di aiutarmi a divorziare. Mi hanno risposto: "Non possiamo fare niente. Se vuoi, vai in tribunale da sola". Ed è quello che ho fatto». Dice Thabet al telefono da Sana’a: «Era così dolce e così triste. È una donna sposata, che capisce tante cose e allo stesso tempo una bambina che vuole studiare e giocare».

Anche il giudice Muhammad al-Qadhi si è impietosito: pur essendo Nojoud troppo giovane per testimoniare, ha fatto arrestare il padre, Muhammed Nasser, e il marito, Faez Ali Thamer. L’avvocatessa Nasser sostiene che il matrimonio era illegale. Altri non ne sono certi: «A nessuno frega della legge, quello che conta è il sistema tribale», dice il giornalista Thabet. «Specialmente nelle zone rurali, i genitori danno le figlie in spose all’età di 7, 8 o 9 anni — spiega Amal Basha, direttrice di un gruppo per i diritti delle donne, Sisters Arab Forum for Human Rights —. Pongono la condizione che il marito non abbia contatto sessuale con la moglie finché non è matura. Ma vive con lui e non c’è alcun controllo: è alla mercé del marito e del suo desiderio». Divorziare per Nojoud non sarà facile, aggiunge. «Non è un’adulta, quindi prevale ciò che dice il suo guardiano».

Lo zio si è presentato come suo guardiano in aula. Ha detto che il padre di Nojoud ha perso il lavoro di netturbino e soffre di problemi mentali: è stato rilasciato. «La bambina deve anche restituire tutto il denaro che il marito ha dato alla famiglia in dote— dice Basha —oltre ad aver bisogno di una buona ragione per divorziare agli occhi del giudice». Oggi, dice Thabet, lui e l’avvocato cercheranno un accordo con il marito. «Faremo una colletta. Gli offriremo i soldi della dote, anche il doppio». Ma lo sposo per ora non intende divorziare: «Sì, sono stato in intimità con lei — ha detto—ma non ho fatto nulla di male. È mia moglie e ne ho il diritto. Nessuno può fermarmi».

13 aprile 2008

Polveri di gloria




Le storiche officine della Squadra Rialzo, dopo decenni di abbandono sono state abbattute per far posto ad un progetto di urbanizzazione edilizia della zona.
E' un vero peccato che non si sia tentato un recupero al fine, ad esempio, realizzare una struttura fieristica stabile o un punto di rilancio dell'economia Savonese oramai basata pressochè unicamente sul mattone.
A seguito della demolizione della struttura esistente, passando per Corso Ricci, non si può fare a meno di notare il cumulo di detriti residui.
Questi detriti non sono assolutamente nè coperti nè regolarmente bagnati. E nessuno si interessa delle polveri che si possono sollevare in aria?

12 aprile 2008

Si può bere SENZA SBALLARE?

Mi lascia inorridito il tema della nuova campagna del Dipartimento per le Dipendenze dell-ASL.
Inorridito perchè i danni dell'alcol sono comunque provati, specie sui più giovani.
Inorridito per le tante disgrazie causate dalla bottiglia, l'accrescere della violenza e dell'aggressività, nonchè l'annebbiamento delle facoltà che potrebbe portare a scelte fatte senza la necessaria lucidità.
Ma soprattutto inorridito per le disgrazie causate anche dall'alcol alla guida, per i ragazzi che ogni fine settimana perdono la vita a causa di incidenti stradali causati dall'alcol, investiti sulle strisce, tamponati, finiti fuori strada.

La ricetta è a prevenzione, parlare con i ragazzi e non solo con loro (non dobbiamo dimenticarci dei tanti "grandi" che spesso esagerano con il bere prima di mettersi al volante, e spiegare quanto criminale sia accostarsi alla guida senza la completa lucidità. E di quanto purtroppo sia facile spegnere una vita anche solo con un bicchiere in più.

08 aprile 2008

Le contestazioni a Berlusconi: un atto di inciviltà

Un gruppo di manifestanti, presente appositamente per dare fastidio, è venuto alle mani con i poliziotti che presidiavano la piazza ove si è svolto il comizio di Berlusconi. Alcuni di questi presentano leggere escoriazioni, come del resto anche i poliziotti aggrediti. Mi chiedo come siano possibili segni di inciviltà tali, resi ancora più gravi dalla difesa a spada tratta di quella sinistra critica che si autoproclama paladina della salvezza dell'Italia dal male assoluto, dal nuovo Duce (così ho trovato scritto su diversi forum).
Il nuovo Duce.. Se non ci fosse da piangere per la situazione di mancanza di democrazia dettata da questi signori mi metterei a ridere..
Piaccia o meno, Silvio Berlusconi è stato due volte premier e in nessuna delle due volte ha mai preso provvedimenti che limitino la libertà individuale, come invece sono stati presi dall'ultimo Governo, in materia di spionaggio dei conti bancari e di intercettazioni telefoniche.
Ma questo, i signori estremisti di sinistra, capeggiati da una senatrice che ha come unico merito quello di non aver saputo educare un figlio, preferiscono ometterlo..

Secondo la stessa sinistra, nel video che segue sono evidenziate violenze ai danni dei contestatori. Io non sono riuscito a coglierle, se non un abbraccio di un poliziotto..

Presidenza della Commissione Cultura

La Commissione Sport Cultura e Tempo Libero della Seconda Circoscrizione ha deciso di concedermi l'onore di eleggermi Presidente.
Ringraziando per l'opportunità offerta cercherò di onorare al megio l'impegno, con un programma costante di avvicinamento del quartiere alla sua storia ed alle opportunità di svago nel tempo libero.
Per riprendere, in tutti i ruoli, il valore della Circoscrizione, nonostante i continui attacchi del Comune.

06 aprile 2008

I desaparecidos del sociale

I progetti per l'edilizia popolare convenzionata savonese sono un continuo fallimento. Mentre si progettano nuovi ghetti di cemento (che spero rimarranno solo sulla carta, come molti progetti avvenuti in passato), non sono mai partiti i tanto proclamati lavori sulla ex Centrale elettrica di Lavagnola o in Corso ricci, sulle fondamenta della ex caserma dei carabinieri, nè tantomeno è partito il restauro per la ristrutturazione al fine di ricavare 9 appartamenti in Via Pia (restauro tra l'altro con costi di oltre 2.000 Euro a metro quadro, una vera follia).
Evidentemente, il sociale non è proprio il punto forte di questa giunta di sinistra, che pure nei suoi falsi programmi parla di attenzioni per le fasce deboli.
Attenzioni quantomai disattese.



03 aprile 2008

MusiCall: I video

Domenica 30 Marzo si è svolta allo Ju Bamboo la seconda serata della manifestazione sonora MisiCall, serata dedicata alla band emergenti del territorio. Gli sforzi degli organizzatori sono convogliati nel poter offrire ai giovani musica ed intrattenimento al minimo costo possibile, senza alcun fine di lucro.

Purtroppo, nonostante l'impegno, anche monetario, di associazioni quali SOC, SACS, Un Club per Amico e Corso Italia 24, sponsor pubblici o privati non si sono fatti vedere nonostante le richieste di aiuto per una manifestazione studiata apposta per i giovani. Si spera che le nostre sole forze possano bastare per il proseguo della manifestazione, con il chiaro intento di diffondere la cultura musicale in una città che continua a sembrare troppo immobile..

Per quanto riguarda i filmati inseriti di seguito, purtroppo la risoluzione audio e video non è molto elevata, ma credo possano rendere l'idea.

Il Danno Morale

Poor Kids

Monlight Shadow

The Loudness

01 aprile 2008

Gli slalom dei pedoni

Il signor Gianfranco mi ha gentilmente segnalato impedimenti per i pedoni nelle strade del centro. Pubblico con piacere il contributo, auspicando un ragionevole compromesso tra l'esposizione di tavoli e merce, certamente autorizzati, e il passaggio dei pedoni, pensando in particolare a coloro che sono diversamente abili oppure alle mamme con le carrozzine.