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25 marzo 2009

La maleducazione dilagante..



Domenica scorsa, durante una passeggiata - pellegrinaggio al Santuario di Misericordia, mi sono imbattuto in una famiglia, mamma papà e due bambini, fermi sull'argine del letimbro poco dopo San Bernardo. Pensando che stessero guardando qualche animale che la valle del Santuario offre alla vista dei visitatori, mi sono a mia volta fermato, ad ammirare alcune papere che nuotavano nel torrente.
Dopo pochi istanti, con mio grande stupore, ho potuto osservare che i due bambini afferravano pietre, anche di grandi dimensioni, per poi tirarle ai poveri palmipedi, rischiando di centrarne più di uno.
Come si conviene, sono prontamente intervenuto, redarguendo figli e genitori che li lasciavano fare come se fosse la cosa più naturale del mondo. La loro risposta, al mio rimprovero è stata "Ma stanno solo giocando!" Fortunatamente, il mio intervento ha posto fine a quel "semplice" gioco, ma molte perplessità mi sono rimaste.
Se i figli commettono degli errori, è dovere dei genitori correggerli e non giustificarli in ogni occasione. Allo stesso modo mi è capitato, durante i ricevimenti parenti a scuola, di sentire genitori rispondere ai miei rimproveri sulla condotta dei figli con un generico "ma sono ragazzi, per quello sono un pò agitati."
Giustificare e lasciar correre, questi sembrano gli atteggiamenti nei confronti dei figli. E se tra qualche anno gli stessi figli, invece che utilizzare come bersaglio dei paperi, lanciassero sassi dai cavalcavia? I genitori sarebbero di nuovo egualmente pronti a giustificare i giochi dei loro pargoli?

23 marzo 2009

Lettera aperta al Consigliere Delfino dopo l'approvazione del PUC

Caro Federico
Ti ringrazio di tutto cuore per la tua posizione di difesa della collina di Mongrifone.
E sono sicuro che, se potesse parlare, sarebbe il colle stesso a ringraziarti per il tuo - aimè - vano tentativo di preservarlo da una nuova ondata cementizia.
Il progetto per la costruzione di nuovi alloggi per l'edilizia popolare, progetto di per sè indubbiamente nobile, incontrerebbe gravi ostacoli se localizzato nella cossiddetta "Zona papessa", sia per una questione idrogeologica, sia per un discorso sociale che andrebbe a rinchiudere in uno stesso spazio periferico e lontano dal tessuto urbano esistente persone che avrebbero sicuramente bisogno di una maggiore integrazione con i differenti strati sociali di Savona. Sono argomenti che, purtroppo, i nostri amministratori non vogliono capire.
So che per te sarà una ripetizione, in quanto mi hai già dato ascolto più volte in passato, ma vorrei articolare nuovamente le mie conclusioni.

Iniziamo dall'assetto idrogeologico della zona.
Come molte altri parti della nostra città, la Collina Folconi - Mongrifone è ricca di falde acquifere, molte delle quali interrate negli anni successivi al secondo dopoguerra (Rio Cadeina e affluenti). Sino alla sua prosciugazione, nei pressi della papessa e della chiesa di San Saturnino era presente un laghetto, prosciugato nella recente epoca di urbanizzazione.
Ovviamente, e questo ogni persona di buon senso lo sa, l'acqua tende a ritornare sempre nello stesso posto per cui non sono rari i casi di allagamento l'ultimo dei quali, risalente al 2005 ha causato non pochi danni tuttora in attesa di essere risarciti da Comune e Regione.
Dopo il recende incendio di ettari di boschi adagiati sul colle, il sopracitato Rio Cadeina, portando con le sue acque detriti del bosco bruciato, ha intasato il suo corso sotterraneo e reso necessasi lavori di pulitura del greto a spese degli abitanti della Via. Tutta questa opera, costata decine di migliaia di euro, rischia di essere vanificata dal fatto che i terreni sul quale il corso d'acqua scorre, di proprietà demaniale e di enti pubblici, non vengono adeguatamente tenuti puliti. Le pulizie a valle non servone se a monte si continua a sporcare!
Inoltre, da circa un paio di anni, all'incrocio tra VIa Privata degli Angeli e >Via Nostra Signora degli Angeli, c'è una costante perdita di acque che parrebbe derivare da infiltrazioni nel greto interrato del solito Rio. Il comune, informato prontamente ed in più occasioni della situazione, provvede ogni tanto a riempire di asfalto le buche scavate dall'acqua, con il risultato di rendere l'intero tratto di strada scivoloso e a rischio cadute.
Rischio che, dopo raccomandate di manleva delle responsabilità, si è purtroppo avverato visto che una signora cadendo si è rotta una gamba.
Da poche settimane, infine, un nuovo rivolo d'acqua continua a scendere dai terreni sovrastanti che, ad occhio e croce, sembrerebbero proprio quelli dove si vuole avviare l'operazione immobiliare.

Perchè, prima di costruire, il comune non provvede ad intervenire sulla zona?
E quali effetti potrebbe avere un nuovo insediamento su questi corsi d'acqua?

Oltre ai problemi giò detti, i cittadini della zona stanno vedendo incrementare i loro disagi. Alcuni esempi?
L'autostrada che, costruita ovviamente DOPO l'edificazione dei palazzi, non ha ancora provveduto a montare le barriere antirumore promesse a gran voce da anni dagli esponenti dell'amministrazione
La ferrovia che non è da meno per inquinamento sonoro
La previsone di traffico che andrà presto ad aumentare dopo la realizzazione dell'Aurelia Bis sulla limitrofa Via Vittime di Brescia
La futura installazione di un'antenna radio in una zona della collina che irradierà di radiazioni ll rione.
Il malservizio dei trasporti pubblici, con due autobus che in contemporanea passano ogni mezz'ora e non collegano la zona nè con l'ospedale nè con il ponente nè con il levante della città.

Mi paiono motivi sufficienti per rendere gli abitanti quanto meno irrequieti e poco inclini alle decisioni dell'amministrazione.
Inoltre, a livello tecnico, il colle Mongrifone è molto pendente, per cui le case potrebbero usufruire di minor cubatura utile rispetto che se costruite su un terreno in piano.

Terreno che sarebbe stato disponibile, presso l'ex campo di tiro, se qualche politico con il doppio ruolo di consigliere comunale e presidente di una società sportiva non avesse posto il veto per la costruzione di un campo da hockey su prato che, tra le altre cose, costerà 1.600.000 Euro ai cittadini privi da anni di una piscina e con un palazzetto dello sport inadeguato alla più piccola città di provincia.

Temo di essermi dilungato ben oltre approfittando ancora una volta della tua disponibilità.

Grazie ancora

Alessandro

12 marzo 2009

Manutenzione del Priamar

Ecco come come i nostri amministratori hanno in cura la storia della nostra città.. Un ennesimo esempio di come le nostre risorse sono ignorate in modo imbarazzante.

Un muro rovinato sopra il Palazzo del Commissario


Pavimentazione sulla zona sovrastante Piazza del Maschio


Un'edicola della Cappella del commissario con gli affeschi scoloriti dall'incuria e dal tempo

03 marzo 2009

Il no al cemento della Seconda!!!

Con un'esile maggioranza, la Seconda Circoscrizione ha dato parere negativo alla politica sulla casa che vorrebbe trasformare la Collina di Mongrifone in un'unica colata di cemento prevedendo la realizzazione di un vero e proprio ghetto per le persone che aspettano un'abitazione dignitosa.
Siamo stufi di questa politica arrogante ed antisociale
Siamo stufi del cemento
Non vogliamo veder ripetuto l'errore di CEP, ZEN ed altri quartieri - ghetto.

Le case popolari vanno inserite nello stesso contesto urbano delle altre, in modo da poter intrecciare ed arricchire reciprocamente i vari tessuti sociali.

Ricordatelo, cari amministratori di Savona!

01 marzo 2009

Le tombe del Priamar



Qualche deficente - o gruppo di deficenti - ha pensato bene di utilizzare le tombe di età preromana sul priamar come discarica. Non ho proprio parole.

Topi a Villapiana (il ritorno)


Molte testimonianze concordano sulla massiccia presenza di topi nella nostra città.
Di recente mi è capitato più di una volta di vedere carcasse di roditori investiti per strada.
Oltre al quartiere di Zinola, già preso in esame da un accurato articolo di una testata locale, anche Villapiana e le zone limitrofe alla stazione sono prese di mira da tali animali.
In particolare la zona di Via Cavour e Via San Lorenzo ne pare letteralmente invasa.
La grande preoccupazione è che la popolazione di topi e ratti cresca, così come naturalmente avviene, nei mesi primaverili ed estivi, rendendo preoccupanti le condizioni igieniche e portando seri rischi di diffusione di malattie.

Nonostante le sollecitazioni avvenute da più parti la scorsa estate, il problema pare tutt’altro che debellato.
Si chiede pertanto agli organi competenti di far provvedere ad una completa ed accurata derattizzazione al fine di prevenire l’aggravarsi di una situazione destinata altrimenti a rappresentare un grande pericolo per la popolazione.