E-Mail

30 marzo 2008

MusiCall

Accorrete numerosi!!!


29 marzo 2008

La Circoscrizione boccia il bilancio

Il consiglio della Seconda Circoscrizione boccia, con una schiacciante maggioranza, il bilancio di previsione dell'anno 2008 del comune di Savona.
Molteplici i motivi, tra i quali spiccano:
  • Ulteriore indebitamento
  • Pagamento della spesa corrente con una buona parte degli oneri di urbanizzazione
  • Alienazione di parte del patrimonio del Comune non finalizzata alla realizzazione di opere pubbliche
  • Previsioni di ripianamento dei debiti di ATA e ACTS del tutto approssimativa
  • Riduzione dei fondi per le CIrcoscrizioni
  • Esiguo contributo (20.000 Euro) per le politiche giovanili

24 marzo 2008

Le scritte dei cretini


Parallelismi savonesi

Da due piazze della prima periferia della nostra Savona, proviene un inquietante esempio di disinteresse del bene pubblico seguito alla realizzazione di interessi privati.
Parliamo, in entrambi i casi, della realizzazione di box sotterranei con conseguenti oneri di urbanizzazione non realizzati nella loro completezza dalle ditte costruttrici.

Iniziamo la nostra analisi da Piazza Aldo Moro, dove cronologicamente si sono completati prima i lavori. La piazza, la prima vista da chi raggiunge Savona con il treno, è un senso di incompiutezza generale, in giusto accordo con l’eterno cantiere della stazione. L’asfalto della piazza è intervallato solo da erbacce su spazi che probabilmente avrebbero dovuto ospitare siepi e da un paio di scheletri d’albero con vista sul degrado degli Orti Folconi.Un paesaggio non degno di una città europea, né di una zona residenziale e commerciale posta a pochi passi dal centro. Non c’è verde, non ci sono panchine, non ci sono facilitazioni di alcun tipo. Solo asfalto, cemento e sterpaglie.

Piazza Bologna è stata ultimata, dopo anni di passione, la scorsa estate. Il progetto approvato a suo tempo dalla circoscrizione è stato sconvolto, gli sfiati per i gas di scarico elevati in altezza, limitando l’effetto visivo della piazza nella sua interezza e causando un’oggettiva difficoltà di manovra per le vetture che intendono parcheggiare negli stalli ricavati sopra il manto stradale. Il tutto ad esclusivo vantaggio dei costruttori, che hanno potuto trasformare a loro piacimento un’enorme porzione dell’unica piazza di Villapiana.

Le opere di urbanizzazione non sono state minimamente realizzate. Il marciapiede di Via Traversagni resta abbandonato al suo destino, tra crepe e buche, così come gli altri marciapiedi che si era concordato rifare. Resta inoltre da iniziare l’uniformazione dell’illuminazione della piazza.
Gli abitanti di Villapiana si ritrovano una piazza ancor meno fruibile di quanto lo fosse in precedenza, dopo anni di lavori e disagi.

È troppo sperare nella realizzazione di parcheggi sotterranei dal minor impatto visivo possibile, come accade non solo nelle città straniere, ma anche, ad esempio, nel parcheggio di Piazza Vittoria a Genova o in quello di Piazza dei Partigiani di Alassio?
Insomma, senza il rigido controllo che le amministrazioni dovrebbero esercitare su quanto da esse stesse amministrato, si rischia di arrivare a vivere in un territorio adibito all’esclusivo interesse ed alla speculazione dei privati. Purtroppo, nella nostra realtà, le opere pubbliche, grandi o piccole che siano, continuano a restare in fase embrionale o progettuale. Ponte sul Letimbro, piscina, stadio, RSA.. Tutto è fermo all’epoca Gervasio che rimpiangiamo sempre con maggior vigore.

23 marzo 2008

Buona Pasqua


18 marzo 2008

Ancora Processionarie

Altre processionarie infestano i nostri pini, questa volta dall'ingresso della stazione. Si richiede l'intervento dell'ATA in tempi celeri, per evitare la fine del pino di Via Trincee..

17 marzo 2008

Via Piave e Via Cavour

www.alessandroventurelli.it

Spett. Presidente della Seconda Circoscrizione, Comune di Savona, Fabio Musso,
Presidente della Prima Commissione

E, P.C., Spett. Sindaco di Savona, Dott. Federico Berruti
Spett. Assessore Urbanistica Livio di Tullio

Oggetto: Intervento viabilità nel Consiglio della Seconda Circoscrizione del 17/02/2008 Terzo punto

A partire dalla fine Agosto 2007, abbiamo assistito alla sperimentazione della nuova viabilità di Villapiana, Viabilità che coinvolge più precisamente Via Cavour, Via San Lorenzo, Via Verdi, Piazza Saffi e le Vie limitrofe.
Indirettamente sono state coinvolte nella sperimentazione anche Via Torino e Via Piave, che subiscono comunque passivamente gli effetti dell’eliminazione di un flusso entrante nella città.

Analizziamo i fatti con un certo ordine temporale, a partire dagli obiettivi prefissati.
Nell’autunno 2006, insidiata da poco la nuova amministrazione, si iniziò a parare del senso unico di Via Cavour – Via San Lorenzo al fine di guadagnare una settantina di posti auto e di incrementare la sicurezza delle vie.

Approvando l’idea in linea di massima, la Circoscrizione ipotizzò subito (cito i documenti redatti dalla commissione territorio), il potenziale intasamento di Via Torino – Via Piave. Per correre ai ripari era stata posta una serie di paletti, che prevedeva tra le altre cose il sacrificio di alcuni parcheggi al fondo di Via Piave al fine di rendere fluido il traffico sulle due corsie e lo spostamento di qualche metro a monte delle strisce pedonali.
L’assessore, a suo tempo, considerò il documento troppo restrittivo, tant’è che i suggerimenti proposti non vennero accolti nè tantomeno tenuti in considerazione.

Per un po’ di tempo nessuno più parlò della nuova viabilità, sino a che ci venne appunto imposta la sua sperimentazione anche attraverso una nuova rotonda in Piazza Saffi, che giudico completamente priva di senso, della quale mai e poi mai si era in precedenza venuti a conoscenza.
Analizzando i primi risultati della sperimentazione, si può affermare che la sicurezza di Via Cavour – Via San Lorenzo e Via Verdi sia aumentata, anche se riterrei importante abbassare il limite di velocità a 30 Km/h (ho provato, una sera, a percorrerla al limite attualmente consentito di 50 Km/h e posso garantire che non vi sono spazi di arresto sufficienti in prossimità delle strisce pedonali) e anche se i mezzi di soccorso potrebbero sempre trovare ostacoli nel caso di transito di mezzi di dimensioni superiori a quelli delle vetture, tipicamente furgoni e camion dell'ATA impegnati nel loro servizio di raccolta RSU.

Contrariamente il livello di sicurezza si è decisamente abbassato in Via Don Bosco, dove sono avvenuti diversi incidenti, dove l’incrocio dei flussi è troppo pericoloso (tipicamente, chi provenendo sa Via Piave deve svoltare in Via IV Novembre in direzione mare si imbatte nei veicoli provenienti da Via Robatto diretti verso Corso Ricci) e dove le automobili parcheggiate in seconda fila per gran parte della giornata obbligano le vetture ad un pericoloso zig zagare. A tal proposito allego la mail pervenutami da un abitante di Via Don Bosco, che espone come la situazione della sua Via sia decisamente peggiorata.

L’altra nota dolente, più volte evidenziata dai residenti, dagli automobilisti e da noi stessi, è quella di Via Torino e Via Piave. Il traffico è decisamente aumentato, in conseguenza all’eliminazione del flusso proveniente da Via Cavour, che si può dire rappresentasse un 20 – 30% delle vetture dirette da Villapiana alla Piazza. Conseguentemente a ciò ovviamente anche il livello dell’inquinamento, peraltro mai calcolato con precisione in Via San Lorenzo, è decisamente incrementato.

Per porre rimedio a tutto ciò, l’Assessore ha proposto di tornare all’origine per quello che riguarda il senso unico, ripristinando il doppio senso in Via Cavour – Via San Lorenzo (ad esclusione di Via Verdi), mantenendo l’attuale configurazione di Piazza Saffi.

Ciò facendo non solo i due iniziali obiettivi, di sicurezza stradale e di incremento dei parcheggi verrebbero annullati, ma addirittura peggiorati grazie alla situazione di Via Robatto e Via Don Bosco, oltre Via IV Novembre resa a doppio senso poco prima della sperimentazione.
Inoltre si sposterebbe solo il problema dell'inquinamento su di un'altra via, della quale chiediamo l'immediato monitoraggio delle polveri sottili e del benzene.

Fermo restando che le soluzioni ottimali ma, a questo punto oniriche (fatto purtroppo normale per una città come Savona nella quale regna l’immobilismo per le opere di pubblica utilità) sarebbero quelle di un ponte che si credeva già deliberato e da costruire con gli oneri di urbanizzazione del Gabbiano, di parcheggi sotterranei e dell’innalzamento di un piano del parcheggio di Piazza Saffi, bisogna comunque cercare un rimedio temporaneo per una situazione alquanto delicata.
La proposta portata dall’Assessore stesso in Consiglio ed in seguito pubblicata sui Giornali di una bretella attraverso il parcheggio di Via Piave potrebbe rappresentare un discreto palliativo per la soluzione, ovviamente meglio se associato ad una corretta canalizzazione del traffico in via Piave.

Queste soluzioni sanno comunque di provvisorietà, visto che le soluzioni definitive sono state elencate prima.
Non si può continuare a vivere di provvisorietà e di sperimentazioni sulle spalle dei cittadini, le opere pubbliche sul territorio vanno realizzate e al più presto, visto che le disponibilità economiche, a leggere dai giornali di opere quali quelle di Via Nizza ridotta a due corsie con la spesa di 7 milioni di Euro, ci sono. E i problemi idrogeologici sono altresì facilmente realizzabili, almeno dopo aver visto come i piani di bacino si possano cambiare a fronte del rifacimento degli argini del Letimbro, così come accaduto per le nuove residenze del mulino costruite alla foce.

Alessandro Venturelli

16 marzo 2008

America, ONU e Cina: gli infami contro il Tibet

www.alessandroventurelli.it

Fino al 1950 il Tibet era uno stato sovrano indipendente governato dalla massima autorità religiosa del Buddhismo tibetano, il Dalai Lama. In quell'anno l'Esercito di liberazione popolare, facente capo alla Repubblica Popolare Cinese guidata da Mao Zedong, invase il Tibet, adducendo, come motivazioni verso l'esterno, il fatto che il Tibet, secoli prima, era stato conquistato dai Mongoli e appartenevano allo stesso impero.
Ora ogni iniziativa è repressa nel sangue dal governo cinese.
E allo stesso modo sono responsabili gli americani, i membri dell'unione europea e l'onu, che tanto hanno fatto per il Kosovo e nulla per lo stato asiatico occupato.
Ma tutti noi possiamo fare qualcosa, EVITANDO DI COMPRARE MERCE FABBRICATA IN CINA (ETICHETTA MADE IN PRC).

15 marzo 2008

Le strade Savonesi

http://www.alessandroventurelli.it/
Ecco come si presenta ad un ciclista, au un automobilista o ad un motociclista Via Piave e Via Torino. Una vergogna vera e propria!


E lo slalom speciale tra i tombini e le buche prosegue in Via Boselli, Piazza Mameli e Via Montenotte. Che sono le Vie per ora prese in considerazione..

11 marzo 2008

Il grande tradimento

Alla chiusura delle liste per le elezioni politiche di aprile, tutti coloro che credevano in un progetto serio di ricostruzione di un centro alternativo alla sinistra veltroniana da sempre criticata in tutti le sue componenti locali che tanto male hanno fatto alla nostra terra, si sono sentiti traditi in massa.
Traditi perchè, all'ultimo istante, il posto di capolista, dietro ai classici Casini e Pezzotta (che vorrei sapere cosa c'entrino con la nostra regione) è stato assegnato dall'alto, senza rispettare il volere della base, ad un ex margheritino sostenitore di Burlando, nonchè vicepresidente del Consiglio Regionale Rosario Monteleone.

Un uomo di sinistra schierato con la sinistra e sostenitore di un governatore di sinistra in un partito che proprio a quella sinistra si dichiara orgogliosamente alternativo è una forte contraddizione, l'ennesima a partire dallo strappo con Berlusconi avvenuto nell'ottobre 2006.
La base politica e gli elettori non sono mai riusciti a comprendere le ragioni dello strappo, ma pur non capendo sono stati fedeli a Casini, si sono fidati di lui. Molti si sono fidati e l'hanno sostenuto in occasione della sua decisione di correre al centro, ben sapendo che tale decisione poteva costargli la famigerata Carega.

E PIERFERDINANDO CASINI HA TRADITO QUESTA FIDUCIA, SCAVALCANDO FIGURE STORICHE CHE HANNO DATO ANNI DELLA LORO VITA PER IL PARTITO CON UN SUPPORTER DI BURLANDO.

Sia dal punto di vista politico che da quello personale ritengo inaccettabile questa decisione che ha di fatto scavalcato l'autorità del segretario regionale regolarmente eletto e del parlamentare uscente, Vittorio Adolfo, sempre in prima linea nelle battaglie per i valori del partito. Decisione resa ancor più inaccettabile dal pericoloso avvicinamento alle politiche di sinistra così ampliamente criticate da tutti noi.

Il mio percorso politico nasce sostenendo la figura di Sando Biasotti, approdando in seguito con una lista comune, schierato come indipendente, nell'UDC. In quota UDC - Biasotti all'interno della Casa delle Libertà sono stato eletto in circoscrizione, restando comunque vicino al gruppo politico che ha sostenuto la mia candidatura pur volendo sempre evidenziare il mio spirito indipendentista caratterizzato dalle continue battaglie contro le sciagurate azioni delle giunte Burlando, Bertolotto e Berruti.

Oltre a me, anche il mio elettorato, seppur modesto, è spiccatamente di centrodestra e non appoggerebbe mai una soluzione volta al confluimento o all'appoggio del PD.

Per queste, e per molte altre ragioni, mi considero svincolato da ogni legame con questo partito che ha scambiato ideali e lavoro svolto per una candidatura imposta senza se e senza ma.
Ciò che mi auspico è il continuamento della collaborazione con la direzione savonese del partito, composta di persone valide e pronti a sacrificarsi per una causa.

Ma spero non ad essere sacrificati impunemente dalle scelte romane.

08 marzo 2008

Degrado negli Orti Folconi

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Le varie amministrazioni di sinistra che si sono susseguite hanno promesso interventi e riqualificazioni. Ma quello che conta è la realtà odierna, una giungla all'interno della città che smetterà di essere tale solo quando qualche speculatore amico di amici avrà tutte le autorizzazioni per costruire..






Mentre la situazione della vicina Piazza Aldo Moro, sforacchiata da box ed oltraggiata da oneri di urbanizzazione mai eseguiti, è sotto gli occhi di tutti.

E' una richiesta così tanto irrazionale quella di far comparire di tanto in tanto qualche albero in mezzo al cemento?

02 marzo 2008

Un'occasione gettata

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Il priamar privato di un monumento oramai identificato come suo, la Rosa del Deserto del Maestro Pomodoro. Per l'immagine della nostra città, l'ennesima occasione gettata alle spine.


Processionarie in Via Trincee

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Il gruppo consigliare della Casa delle Libertà, attraverso i consiglieri Venturelli (2006) e Cavallo (2007) aveva segnalato più volte la presenza di larve di parassitarie sugli alberi dei giardini, il cui contatto con i peli urticanti o con le larve stesse può provocare nell'uomo reazioni epidermiche e allergiche tra i quali asma e congiuntivite, mentre indebolisce la pianta fino al suo appassimento. L'intervento è iniziato solo ora, dopo una forte ventata mediatica. Per il pino nella foto, vicino al ponticello di Via Acqui, troppo tardi..